lunedì 30 luglio 2007

ora di andare al mare

il contenuto universale. la parola che schiude e racchiude. lo slancio panico. il gran dolore. il tocco dell'Anima.
gli è che il poeta si guarda l'ombelico, dice il tale.
si fa presto a creare, se stai male, aggiunge l'altro.
meglio un bel romanzo, con tanti personaggi, tutti vividi e complessi, dice il tale. non è mica facile, sa? bisogna averne, di fantasia.
e gli arredamenti? ogni casa diversa dall'altra, e i soffitti e i pavimenti e il bagno.
e il vestiario?
e il carattere, il linguaggio, la psicologia!
se si vuol fare un lavoro fatto bene, dice, sono ore e ore a sfogliar tomi e riviste, non si finisce più.
meccanica, orticultura, anatomia. gli orologi, la filatura, la storia della turchia.
il teatro elisabettiano, il mare, il sindacato.
e quelli che scrivono i dialoghi? ah, quelli poi. sarà mica letteratura, dico.
vuole sentirne uno? glielo faccio in quattro e quattr'otto.

- dovrei mandarle dei dispacci

- ma non si può

- insisto, mi dispiaccio, è urgente 'sto dispaccio

- lo mandi a mia sorella

- è che mi sto lavando il sedere

- oh

- nel lavandino

- beh, mia nonna ci si lavava i piedi

- quand'è così, mi stia bene, e i miei rispetti alla signora

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