l'ex presidente emerito della repubblica nonchè magistrato (semel magistratus, semper magistratus) oscar luigi scalfaro, ha partecipato in data 16 ottobre 2001 a un incontro radiofonico con il giornalista di radio 24 giancarlo santalmassi. in quella propizia occasione il presidente ha chiuso la trasmissione con le seguenti parole: "quindi il discorso è: pensare agli altri, lavorare per gli altri, sacrificarsi per gli altri, e salire e scendere le scale del potere senza rompersi il femore spirituale, perché la rottura del femore spirituale è peggio della rottura di tutti e due i femori veri".
ecco, credo che questa icastica e fortunata metafora debba essere ricordata e tramandata. più ancora che con il celeberrimo "non ci sto", qui il presidente scalfaro - nato, mi piace ricordare, il 9 settembre 1918 - indovina un messaggio, un monito al contempo forte e premuroso. qui trova la più felice coniugazione tra politica e geriatria. la preoccupazione, evidente, per il femore osteoporotico dell'anziano si sposa perfettamente con la visione diacronica dell'impegno istituzionale.
quando sarà il suo momento, il più tardi possibile, è con questa frase che vorrò ricordarlo.
martedì 17 luglio 2007
femore spirituale
scoreggiato da pim alle ore 15:09
Etichette: magistrati, oscar luigi, politica
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2 commenti:
Mi sembra un bel modo di ricordarlo.
Personalmente non ho ancora capito perché non si è mai fatto una dentiera decente, con tutti i soldi che gli passava il Sisde.
OLS è il numero uno.
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