lunedì 16 luglio 2007

david maria turoldo

da "Il grande male", Mondadori, 1987

Ancora un'alba sul mondo:
altra luce, un giorno
mai vissuto da nessuno,
ancora qualcuno è nato:
con occhi e mani
e sorride.


Tutto deve ancora avvenire
nella pienezza:
storia è profezia
sempre imperfetta.

Guerra è appena il male in superficie
il grande Male è prima,

il grande Male
è Amore-del-nulla.


E i torturati
in grumi neri
inutilmente
urlano.


Perdona le chiese, i preti
prima fra tutti:
dei filosofi non cancellare il nome
dalla tua anagrafe.


Per favore, non rubatemi
la mia serenità.

E la gioia che nessun tempio
ti contiene,
o nessuna chiesa
t'incatena:

Cristo sparpagliato
per tutta la terra,
Dio vestito di umanità:

Cristo sei nell'ultimo di tutti
come nel più vero tabernacolo:

Cristo dei pubblicani,
delle osterie dei postriboli,
il tuo nome è colui
che-fiorisce-sotto-il-sole.


Solo parole, o papa:
parole, e di contro
la irreparabile morte
della Parola.

Le chiese, un frastuono
gli uomini sempre
più soli
e inutili.

E il cielo è vuoto:
Dio ancor più che morto
assente!

da Canti ultimi, Garzanti, 1991

Anima mia, non pensare
male di Lui: gli è impossibile
fare altro.

E - vedrai -
il Male non vincerà.

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