il mio compagno di banco del liceo si è suicidato. più o meno una quindicina di anni fa. si è buttato giù dal settimo piano. era il più bravo della classe. si chiamava alberto cavina. al funerale c'eravamo tutti, tranne una, che oggi fa la giornalista al corriere. un anno e mezzo fa si è suicidato un altro mio compagno di classe, riccardo bonavita. un poeta. un amico. ci penso spesso. un mese dopo la sua morte abbiamo fatto celebrare una messa in suffragio, per ricordare lui e alberto. quelli che potevano hanno partecipato. la giornalista ha deciso di non essere presente (per rispetto, ha detto, della volontà di riccardo, che era comunista).
ieri sera mentre tornavo a casa sono passato dal parco di trenno e mi sono fermato davanti a un cimitero di guerra. io abito nel quartiere da quando sono nato (40 anni, direi) e il milan war cemetery lo conosco da sempre, ma non ci ero mai entrato, prima di ieri. al tramonto, c'era un cielo tumescente, violaceo, fresco. non c'era nessuno e ho varcato l'ingresso. mi sono messo a leggere sulle lapidi i nomi dei caduti britannici nella guerra di liberazione 1943-45. tutti ragazzi giovani, 20, 25 anni.
in fondo al cimitero c'è una cappella. mi sono avvicinato e ho visto una sorta di tabernacolo. all'interno un libro per i visitatori. l'ho aperto. ho letto il primo nome sul diario.
bonavita.
4 commenti:
Se non sapessi che è tutto vero penserei a un racconto immaginario e un po' inverosimile.
Invece quando me lo hai raccontato di persona mi sono venuti i brividi.
questo è un bel modo per ricordare i tuoi cari amici.è sicuramente un racconto commovente, che sta a dimostrare l'importanza di onorare i tuoi amici defunti, di qualsiasi fede o ideologia essi fossero. una messa per un comunista non è affatto un sacrilegio. Un paio di mesi fa ho accompaganto alla fine della vita un altro comunista. Funerali religiosi per scelta della moglie catecumena, una coppia come perfetto esempio della nostra Italia.
L'unico mazzo di fiori era un mazzo di rose rosse fasciate da un fazzoletto rosso con la falce e il martello gialli, perchè lui è stato unico segretario e unico iscritto della sezione del PCI da lui fondata in quel di Fontechiari, paesino della provincia di Frosinone. Sappiamo bene nella Ciociaria quale ideologia prevale.....
hai detto bene, luvaz. non c'è sacrilegio nel ricordo, nella parola, nella comunione di cuori.
ho ancora in mente quello stanzone squallido, quelle pareti sporche e scrostate, quegli impiegati comunali svogliati di quell'unica volta in cui si scelse, per la "compagna", il funerale laico.
fantastico. ha voluto dirti che gli ha fatto piacere essere tuo amico.
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