giovedì 25 novembre 2010

les precieux ridicules

Quel birbante di Dan Brown ha scritto un nuovo libro, ma stavolta l'ha firmato con uno pseudonimo: Umberto E.

venerdì 19 novembre 2010

Michaël Llodra

Sabato scorso Michaël Llodra ha perso in semifinale a Bercy contro Soderling (che è uno che non distingue una racchetta da tennis da un badile). Ha avuto tre match point. Sul secondo il suo passante di diritto è finito sul nastro. Soderling era a quattro metri dalla palla.
Llodra ha giocato il tennis più bello che si possa vedere oggi al mondo.
E ha perso.
Forse.

venerdì 5 novembre 2010

Geremia, 17, 5

L'uomo ha perso fiducia nell'uomo.
Ma come può l'uomo amare Dio se non ama se stesso?
Se Dio è dentro di noi, come è, ed è in tutte le cose, come è, perché non le amiamo, e non ci amiamo, e non lo amiamo?
Perché è così lontano?
Perché tanto dolore?
Non è colpa dell'uomo. L'uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio.
Perché non vediamo Dio? Perché non sentiamo la Parola?
Io voglio, devo avere fiducia nell'uomo, nell'uomo immagine di Dio, nell'uomo che è Parola di Dio.
Ama, e sarai amato.
Amare l'uomo è amare Dio.
Amaci, non lasciarci soli.

giovedì 4 novembre 2010

cave fellationem

qualche anno fa negli stati uniti d'america hanno mandato davanti al gran giurì il presidente perché ha detto una bugia. non una bugia qualunque, no. una bugia che ne minava la credibilità istituzionale, una bugia che ne annientava il peso politico e tradiva vergognosamente il cosiddetto mandato popolare, come a dire, se uno mente su questo, mente su tutto. come può essere un buon presidente dell'america uno che dice bugie come questa?
di cosa si trattava? il presidente si era fatto fare un pompino da una donna che non era sua moglie. e quando la donna lo sputtanò, ai giornalisti lui disse beh, sì, cioè no, non esattamente, non era sesso, era solo un pompino. e la sua carriera finì.
il nostro premier ama anche lui i pompini. a quanto pare molti uomini (e donne) sembrano credere che un presidente non deve amare i pompini, se non da donne che sono legittimate (in forza di un contratto o di un sigillo) a farglieli. e comunque non è bene che lo dica, se li ama. non sta bene.
un presidente che ama i pompini e che dice di amarli non può essere un buon presidente, in effetti.
che presidente può essere uno che se vede una bella ragazza vorrebbe avere del sesso, anche orale, con essa? può forse condurre degnamente un paese, avendo voglia di fare l'amore?
no, non lo credo nemmeno io.
il migliore dei presidenti possibili (maschi, ma vale anche per le femmine, mutatis mutandis) è quello che non ama il sesso. deve amare le riunioni, i faldoni, le parate, le telefonate, le firme sui pezzi di carta, le riviste (militari), deve amare parlare, deve amare la responsabilità, gli impegni, deve amare il Paese, deve amare i bambini, gli operai, i magistrati, i giornali, i lavoratori tutti. deve amare fare la pipì, con il suo pistolino, non qualche altra cosa.

nel nostro paese, come in america, quando la prima troia si sveglia la mattina e dice che ha succhiato l'uccello del premier, il premier deve andare a casa.

io credo che sia bellissimo vivere in un paese così. farsi succhiare l'uccello per diletto, o fare altre cose collaterali, è una cosa che può desiderare un giornalista, un avvocato, un dentista, ma non un politico.

quando andiamo a votare, ci andiamo, tutti, con la piena convinzione che colui (o colei) che votiamo sia una persona integerrima, soprattutto dal punto di vista del costume sessuale. è quello, il motivo per cui scegliamo i nostri politici e i nostri amministratori.

le statistiche pubblicate da tutti i periodici cosiddetti scientifici ci dicono sempre che la durata media, nel mondo, di un rapporto sessuale è di 8 minuti.
io non ce l'ho fatta mai in meno di dieci, nemmeno quando avevo 18 anni e mi eccitavo coi fumetti e stavo cinque giorni senza eiaculare.
mi sento molto in colpa per questo.