sabato 27 aprile 2013

il prode cincinnato eccetera eccetera

quand'ecco che le mie orecchie incontrano la voce di, scopro presto, una "nutrizionista" (nutrizionista è una di quelle belle parole che qualcuno improvvisamente inventa e tutti poi le usano, come badante, migrante esodato, e ci sono le giornaliste dei tg che dicono parole e intere frasi tutte uguali e tutte allo stesso modo con la stessa voce, la stessa faccia, la stessa intonazione, tanti piccoli aiutanti della distruzione, l'importante è cambiarsi sempre d'abito, le parole possono anzi debbono essere sempre quelle il premier il governo il paese la crescita l'istat le imprese il lavoro i morti i feriti il campionato, ecco perché mi piacciono i film porno giapponesi in cui c'è la giornalista che legge imperturbabile le notizie mentre decine di uomini, uno dopo l'altro, eiaculano sulla sua faccia).

la nutrizio è una di quelle donne che hanno alta opinione di sé (tratto che trovo, già da solo, insopportabile in qualsiasi essere umano). ha alta opinione di sé e del suo lavoro. e siamo a due. insomma, è convinta di essere brava in quello che fa ed è convinta che quello che fa sia socialmente utile. (un po' quello che pensavo anche io di me e del mio lavoro, quindici anni fa. adesso penso di essere uno scarpone e che il mio lavoro sia assolutamente dannoso per il consorzio umano, e penso che, anche con esso, insieme con una serie interminabile di altri atti che compio ogni giorno, contribuisco ad alimentare l'orrore).

alle domande della giornalista confidenziale (tra donne c'è sempre questa grande reciproca, direi istintiva, simpatia) la nutrizio risponde con garbata sicurezza, come tutti ci aspettiamo che faccia. telefonate e sms degli ascoltatori trovano risposte dissetanti.
io invece, più procede la trasmissione, più ascolto parlare la nostra esperta, più mi avvilisco. 
perché per me dice cose assurde. dice di mangiare cibi che io non toccherei con un dito e di evitare, guai a loro, alimenti che trovo deliziosi e che consumo regolarmente.

così siamo arrivati alla parte importante del posti: la mia regola circa l'alimentazione. 

la mia regola dice che se un cibo è buono, allora fa bene alla salute.
quindi alla larga dalle verdure e viva la cotoletta. no al sedano, sì al cioccolato.
(attenzione: se vi piace la rapa, mangiatene a sazietà; non mangiatela se pensate che vi "faccia bene")

la teoria alla base della regola è che il corpo non sbaglia. 
se assaggiamo un cibo e ha un buon sapore vuol dire che cervello, lingua, stomaco e il resto hanno fatto il loro bravo consulto e hanno stabilito che si può ingoiare. prima non c'erano i libri e i nutrizionisti. e gli uomini si basavano proprio su questa semplice regola: se mi piace il sapore, lo mando giù. proprio come fanno i bambini piccoli, che la sanno lunga. sono convinto che siano buone anche le cavallette e le formiche che in luoghi lontani da qui si mangiano a tutta birra.  

la mia regola soffre una sola, a mio avviso, importante eccezione, del cui pregio però non vorrei essere testimone in prima persona, da buon vigliacco quale sono: confesso, infatti, di non conoscere il sapore dell'amanita muscaria. 

secondo me non è tanto buono. altrimenti, con tutta evidenza, dio, o la natura, è un gran burlone. 
e allora.

venerdì 19 aprile 2013

les calcules de la grand mère Dada


cosa fare alle 3 e mezza di notte quando il reflusso gastrico è particolarmente volitivo?
dopo aver tentato il tentabile,  si può accendere il computer e leggere i consigli degli esperti.
eccoli qui:


  • Astensione dal fumo (e io fumo) 
  • Aumentare l'attività fisica (ho abbandonato qualsiasi attività fisica)
  • Evitare bevande alcoliche e gassate (bevo molte bibite gassate e assumo alcool tutti i giorni)
  • Evitare cioccolatocaffè e alimenti iperlipidici (mangio il cioccolato tutti i giorni e sempre la sera prima di dormire; mangio molti alimenti iperlipidici)
  • Evitare di coricarsi dopo il pasto (mangio sempre tardissimo e quindi verso l'una e mezza le due cerco di dormire)
  • Seguire le regole dettate dall'educazione alimentare (le mie regole da trent'anni sono: niente colazione, pranzo leggero e non tutti i giorni, abbuffata pantagruelica a cena)
  • Ridurre il peso quando necessario (sono sempre più grasso)

  • bene. a questo punto mi vado a sentire il vecchio george.



    lunedì 15 aprile 2013

    allora forse non è chiaro

    si può essere o non essere d'accordo sulla norma, ma, prima di parlare a vanvera, bisognerebbe conoscerla.
    quindi, siccome evidentemente non la conosce nessuno, sento la necessità di ripetermi, per il bene comune:

    non è reato avere rapporti sessuali con una persona che ha compiuto gli anni quattordici 

    (art. 609 quater codice penale)

    andate e diffondete.

    martedì 9 aprile 2013

    στοχάζομαι τόν φίλον δένδρον

    Nei programmi televisivi per bambini, vuoi nel titolo, vuoi nei contenuti, c'è sempre la parola "eroe". e di eroi ci costringono a leggere a scuola.
    chissà perché.
    eroi non siamo, nessuno di noi. d'altra parte, chi vuol essere eroe incontra sempre e solo la tragedia, per sé e per gli altri.
    ho visto un documentario su bambini e famiglie che vivono in discariche, in Senegal. bambini che nascono e crescono in luoghi la cui miseria è, per me, impossibile descrivere.
    il volto di un bambino che si fa largo tra i topi e l'immondizia, con indosso la maglia logora di cristiano ronaldo, ce lo portiamo appresso. ecco perché non riusciamo a realizzare nulla. perché andiamo a "lavorare", compriamo il telefonino nuovo e ci distruggiamo lentamente, soli, tra le pareti delle nostre amate case.
    cupio dissolvi la chiamano, parafrasando e vagamente interpretando.
    ed è così. non potendo essere eroi, non volendo, non ci sono molte alternative di fronte al bambino della discarica.
    un pugno di riso e un bicchiere d'acqua per tutti gli esseri umani viventi non è più di uno slogan, un bel discorso tra amici davanti a una birra.

    In esclusiva per te, un comodo chilo di merda al giorno da mangiarsi per soli trentasei mesi. poi sei libero di restituire la ciotola.