domenica 21 settembre 2008

robert frost

autore che non è ancora entrato tra i miei top 200 poesia
la prima è famosa, la terza è bella, la seconda è in omaggio a due film, e la traduzione è un mio tentativo.

La strada non presa

Divergevano due strade in un bosco
ingiallito, e spiacente di non poterle fare
entrambe uno restando, a lungo mi fermai
una di esse finché potevo scrutando
là dove in mezzo agli arbusti svoltava.

Poi presi l’altra, così com'era,
che aveva forse i titoli migliori,
perché era erbosa e non portava segni;
benché, in fondo, il passar della gente
le avesse invero segnate più o meno lo stesso,

perché nessuna in quella mattina mostrava
sui fili d'erba l'impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno!
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
dubitavo se mai sarei tornato.

lo dovrò dire questo con un sospiro
in qualche posto fra molto molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, ed io...
io presi la meno battuta,
e di qui tutta la differenza è venuta.


Fermandosi nei boschi una sera di neve

Di chi siano questi boschi credo di sapere.
Ma la sua casa è nel villaggio; così
Egli non vedrà che mi fermo qui
A guardare il suo bosco riempirsi di neve.

Troverà strano il mio cavallino
Fermarsi senza una cascina vicino
Tra i boschi e il lago ghiacciato
La sera più buia dell'anno.

Dà una scrollata al suo sonaglio
Per domandare se c’è uno sbaglio:
Il solo altro suono è il fruscio
Di vento lieve e soffice fiocco.

I boschi sono belli, scuri e profondi.
Ma ho promesse da mantenere,
E miglia da percorrere prima di dormire,
E miglia da percorrere prima di dormire.

Conoscenza della notte

Io sono uno che ben conosce la notte
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Ho oltrepassato l’ultima luce della città.

Sono andato a frugare nel vicolo più tetro.
Ho incontrato la guardia nel suo giro
Ed ho abbassato gli occhi, per non spiegare.

Ho trattenuto il passo e il mio respiro
Quando da molto lontano un grido strozzato
Giungeva oltre le case da un’altra strada,

Ma non per richiamarmi o dirmi un commiato;
E ancora più lontano, a un’incredibile altezza,
Nel cielo un orologio illuminato

Proclamava che il tempo non era né giusto, né errato.
Io sono uno che ben conosce la notte.

2 commenti:

FB ha detto...

direi meglio, molto meglio di anna.

W.B. ha detto...

mcd's path, be careful