lunedì 15 settembre 2008

ancora su DFW

sarà che mi sono sentito inadeguato, fatto non nuovo.
avrei voluto scrivere un bel post, ma non ce l'ho fatta.
non mi resta che la cronaca del tentativo. tipo i cascami del legno, sempre buoni.

prima ho pensato di trascrivere passi del libro (in italiano, nella buona traduzione di nesi, o in inglese). ho pensato, tra le mille pagine di infinite jest, a qualcosa che fosse rappresentativa dello stile, del talento. qualcosa che, nel breve, potesse dare un'idea della bravura dell'autore. alla fine mi ero quasi convinto a copiare tutta la storia di uno dei leggendari film del regista suicida james orin incandenza (morto con la testa infilata nel microonde): "fai ciao ciao al burocrate", la cui trama è una delle poche raccontate per esteso in infinite jest. poi ho rinunciato.

ho cercato tutto il possibile in rete.

poi ho pensato al dolore.

poi ho pensato a dire chi era wallace.
(wallace era un grande scrittore e un uomo dalla sensibilità sconvolgente)

poi ho pensato ai suicidi che hanno sgomentato la mia vita. ho cercato per ore conferma della morte per suicidio di lucio flauto (fatto che mi rattristò tremendamente pur non amando io affatto lucio flauto) senza trovare alcuna conferma.

dice giustamente l'amico vubì che sono da deplorare tutti coloro che innalzano gli striscioni per quelli che lottano tra la vita e la morte, striscioni autoreferenziali, fasulli e puzzoni tipo "forza pessottino" o "non mollare francesco" (nuti).
a maggior ragione deplorerei quelli che scrivono l'epitaffio del defunto rivolgendoglisi supplici o implorandone postumo perdono.
così, ho cancellato altre righe.

alla fine, togli togli, l'unica cosa che mi è toccato pensare è che certamente non leggeremo mai del suicidio di silvia toffanin.

e allora ho piantato lì.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cerco di evitare le banalità (...senza successo), ma sono abbastanza scosso.
Dicono (l'anonimo plurale "loro") che essere troppo sensibili in un mondo di stronzate non ti fa andare avanti.

Alternative?...diventare uno squalo?
Sto divagando ma rifletto.

Intanto consiglio "la ragazza dai capelli strani".

FB ha detto...

così mel'hai sottratto senza che ti fosse veramente d'aiuto. peccato, in un mese ne avevo letto circa 1/3, quasi 300 pagine, poi basta per un anno. Sarà stata l'angoscia che trasudava, eppure devo dire che in una cosa mi ha aiutato parecchio. Mi ha riavvicinato al tennis, metafora di una vita in cui sei solo a lottare contro ogni nuovo avversario.

Anonimo ha detto...

resta un fatto.
la grafomania non salva.
mcd