martedì 1 luglio 2008

fotogrammi

la programmazione cinema di sky è diventata peggiore di quella di tutte le altre reti. c'è un canale (sky cinema max) sul quale non ho mai visto neanche un film; il primo giugno hanno abolito studio universal, che era l'unico buono, e al suo posto ci hanno messo mgm channel (pessimo, finora); da un mese a questa parte su sky cinema hits trasmettono solo film di james bond.
io vado a dormire non prima delle tre del mattino. a volte alle quattro, a volte alle cinque. se riconosco del sadismo nel programmatore che piazza un buon film alle due, non so cosa dire di colui che nemmeno alle tre, quando il 95% dei clienti sky dorme saporitamente, prova a mettere qualcosa di decente. invece tu sei in piedi all'alba e ti trovi "programmato per uccidere" e "svalvolati on the road". mi aggrappo a raisat cinema, prima di mollare definitivamente e cadere tra le braccia del buon prete, dell'onesto carabiniere, del tosto commissario, dell'umano dottore, dell'arzillo nonnetto, della coraggiosa commessa: gli eroi del duopolio terrestre.

premesse queste brevi e utili note, dico che stasera su raisat cinema c'era tutti gli uomini del presidente (nella versione integrale, cioè comprensiva dei tagli dei distributori italiani), appena rivisto e rivisto. quindi l'ho rivisto.
a un certo punto c'è una scena in cui un sacco di persone escono da un ufficio o da un teatro.
non so per quale motivo (che poi è il motivo per cui uno guarda un film più di una volta, ovvero dimenticarsi del film) mi sono soffermato sulle gambe di una donna, una anonima comparsa, che camminava svelta in chissà quale direzione.
in tutto pochi secondi. un semplice e defatigante campo lungo di raccordo tra una scena redford/hoffman e un'altra.
ho guardato la gonna. ho guardato la gonna e le gambe della donna e ho capito che erano finte. che non erano gambe di donna su corpo di donna. e non era nemmeno gonna. era niente. era un corpo-niente. ho pensato chissà quanti fotogrammi esistono, perché realmente esistono, di quella camminata? potrei un giorno recuperare una bobina e far passare la pellicola sotto la luce e vedere quanti sono i fotogrammi della anonima donna che cammina. potrei farlo, e saprei che esistono i fotogrammi prima, dopo e indipendentemente dalla donna, dal suo corpo, dal luogo da cui proviene e da dove andrà.

la cosa meravigliosa del cinema è questa.

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