mercoledì 23 luglio 2008

ancora sul tennis

il tennis sono due sport.
uno si gioca sulla terra battuta. l'altro su qualsiasi altra superficie.
i giocatori sono sempre più o meno gli stessi, ma di solito, a parte borg, chi vince qua non vince là.
una volta c'era l'erba un po' dappertutto. adesso c'è solo al torneo di newport.
la differenza fondamentale è che sul campo in terra la pallina rimbalza alta un metro, sull'erba dieci centimetri.
wimbledon, per cento anni il più famoso torneo sull'erba, oggi è un torneo che si gioca su campi in terra battuta con un sottilissimo strato di erbetta sopra. la circostanza è conseguenza del fatto che i giocatori di tennis non sanno più giocare a rete, luogo nel quale il rimbalzo della palla è un dato insignificante, visto che la palla non viene fatta rimbalzare.

il più importante torneo sulla terra battuta è il roland garros, ovvero gli internazionali di francia
(per capirci, gli internazionali di francia stanno agli internazionali d'italia come il tour de france sta al giro d'italia. il primo e il terzo sono tornei seri, il secondo e il quarto delle patetiche e irritanti pagliacciate)

negli ultimi venticinque anni questo torneo è stato vinto quasi esclusivamente da specialisti della terra: guillermo vilas, mats wilander (3 volte), michael chang, gustavo kuerten (3 volte), jim courier (2 volte), andres gomez, sergi bruguera (2 volte), gaston gaudio, ivan lendl (3 volte), juan carlos ferrero, carlos moya, thomas muster, adriano panatta.
nessuno di questi giocatori ha mai vinto il torneo di wimbledon.

nello stesso periodo wimbledon è stato vinto quasi esclusivamente da specialisti dell'erba: john mcenroe (3 volte), boris becker (3 volte), stefan edberg (2 volte), pete sampras (7 volte), michael stich, pat cash, roger federer (5 volte), richard krajicek.
nessuno di questi giocatori ha mai vinto il roland garros.

questo magnifico dato, che rendeva così pura e cristallina la differenza tra i due sport e coloro che li praticano, è stato rovinato, quest'anno, dalla vittoria di nadal nell'uno e nell'altro torneo (lo so, anche borg, ma era un'altra cosa, era un altro sport, era un altro mondo, lasciamo perdere).

questo fatto non mi darà mai pace.

adesso c'è il torneo di toronto.

tra i commentatori di sky c'è l'orrido massimo marianella, il quale ha due difettuccci: ha una pessima voce e non capisce niente di tennis. però c'è anche laura golarsa, bravissima, che capisce tutto e che ha detto, il primo giorno di commento del primo torneo in preparazione degli us open, che wimbledon non è più un campo veloce. cosa che non ho sentito dire dal buon tommasi, ancora eccitato probabilmente dalle prodezze dello spagnolo sul terriccio londinese.
io non ce l'ho con nadal, come non ce l'ho con i blogger che scrivono libri.
però sarebbe meglio che nadal restasse sulla sua terra.

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