prefazione: il post che segue è composto di due parti. la prima, forse, riesce a sottrarsi alla ben nota regola che vuole già scritto tutto quanto, in qualche tempo e in qualche luogo.
oggi ho assistito a un avvenimento straordinario. una telecronaca di un evento sportivo a cura di due donne.
non mi era mai acccaduto, in tanti anni di visioni.
ebbene, si trattava di una partita di tennis: federer-stepanek, semifinale torneo di montreal. bellissima partita. grande tennis.
e grande, grandissima telecronaca.
non è frequente che la telecronaca rappresenti un valore aggiunto rispetto all'evento narrato. spesso accade il contrario. spesso il cronista è talmente svogliato, incapace, spento da togliere gusto al fatto sportivo.
invece, oggi, Elena Pero e Raffaella Reggi sono state meravigliose.
competenti, tecniche, sensibili, spiritose, lucidissime, misurate.
perfette.
Elena Pero è una che ha fatto la gavetta. ha fatto la passacarte di tommasi e clerici, ha condotto per tanti anni la trasmissione atp tour, ha lavorato dietro le quinte. conosce il circuito, i giocatori, il gioco. la Reggi è una ex tennista che ha il dono della sintesi e della semplicità.
vorrei sdilinquirmi in complimenti ancora per molte righe, io che il dono della sintesi non ce l'ho. spero per questa volta che basti quanto sopra a significare il mio entusiasmo.
una telecronaca emozionante, almeno quanto la partita.
non voglio tuttavia venir meno agli scopi istituzionali e pertanto aggiungo l'immancabile nota polemica.
le telecronache da valore aggiunto, si diceva, sono storicamente assai poco numerose.
bruno gattai, nei primi anni
le ziette tommasi-clerici
dan peterson, negli anni boston-los angeles
i grandi flavio tranquillo e federico buffa (i migliori di tutti)
come si nota, nel breve elenco non figurano nomi di giornalisti rai. vediamo perchè.
per il tennis la rai scelse guido oddo e giampiero galeazzi. poi ci fu ivana vaccari, dirottata anche sullo sci. nessuno di costoro ebbe mai la minima idea di quello che stava nondimeno cercando di spiegare.
per lo sci la rai scelse alfredo pigna (famoso proprietario di velieri) il quale dichiarò che prima di fare il telecronista di sci la neve non l'aveva nemmeno vista. il bravo alfredo è stato negli anni degnamente sostituito da quel genio di furio focolari (er ragazzo de borgata) e, nei tempi recenti, dal duo gobbo-de chiesa, nel quale è gobbo la personalità importante.
per l'automobilismo lo Stato elesse mario poltronieri (ambigua la storiografia circa il suo passato da pilota), con la collaborazione di autentici fenomeni: aurelio addonizio e lino ceccarelli. il secondo dei quali era uno che non riusciva nemmeno a parlare italiano. una specie di scemo del villaggio. oggi è uno dei capi. poltronieri, nella sua cabina ottusa, non ha mai capito cosa stava accadendo davanti ai suoi occhi. nella sua permalosa insipienza, mi ricorda l'attuale premier.
basket e pallavolo in appalto a volpi e lauro. onesti pedalatori.
e veniamo al piatto forte. il calcio.
ve lo ricordate 90° minuto? nessuno pensi che fu un caso. non era possibile. fu una scelta. i freaks. i freaks in casa vostra. una scelta geniale, non c'è che dire.
se la memoria non mi inganna la rai ci regalò i seguenti individui: marcello giannini da firenze, giorgio bubba e alfredo liguori da genova, tonino carino da ascoli, ferruccio gard da verona, luigi necco e salvatore biazzo da napoli, giampiero galeazzi e fabrizio maffei da roma, e dopo di essi donatella scarnati; cesare castellotti e beppe barletti da torino, e poi, sempre da torino il formidabile franco costa e poi carlo nesti; da bari franco strippoli, da pisa rolando nutini. e così via, insomma.
e la domenica sportiva. e carlo sassi. e nando martellini. e bruno pizzul. e civoli, cerqueti e tutti gli altri. non è il caso di proseguire.
anche sky fa abbastanza pena, quanto al calcio. caressa è impresentabile, compagnoni è volenteroso ma modesto, marianella ha una pessima voce e una dizione vergognosa per tutti i vocaboli che terminano in consonante, de grandis parla in romanesco, tecca è diligente ma insipido. salvo foroni e roggero, le seconde linee.
oggi ho assistito a un avvenimento straordinario. una telecronaca di un evento sportivo a cura di due donne.
non mi era mai acccaduto, in tanti anni di visioni.
ebbene, si trattava di una partita di tennis: federer-stepanek, semifinale torneo di montreal. bellissima partita. grande tennis.
e grande, grandissima telecronaca.
non è frequente che la telecronaca rappresenti un valore aggiunto rispetto all'evento narrato. spesso accade il contrario. spesso il cronista è talmente svogliato, incapace, spento da togliere gusto al fatto sportivo.
invece, oggi, Elena Pero e Raffaella Reggi sono state meravigliose.
competenti, tecniche, sensibili, spiritose, lucidissime, misurate.
perfette.
Elena Pero è una che ha fatto la gavetta. ha fatto la passacarte di tommasi e clerici, ha condotto per tanti anni la trasmissione atp tour, ha lavorato dietro le quinte. conosce il circuito, i giocatori, il gioco. la Reggi è una ex tennista che ha il dono della sintesi e della semplicità.
vorrei sdilinquirmi in complimenti ancora per molte righe, io che il dono della sintesi non ce l'ho. spero per questa volta che basti quanto sopra a significare il mio entusiasmo.
una telecronaca emozionante, almeno quanto la partita.
non voglio tuttavia venir meno agli scopi istituzionali e pertanto aggiungo l'immancabile nota polemica.
le telecronache da valore aggiunto, si diceva, sono storicamente assai poco numerose.
bruno gattai, nei primi anni
le ziette tommasi-clerici
dan peterson, negli anni boston-los angeles
i grandi flavio tranquillo e federico buffa (i migliori di tutti)
come si nota, nel breve elenco non figurano nomi di giornalisti rai. vediamo perchè.
per il tennis la rai scelse guido oddo e giampiero galeazzi. poi ci fu ivana vaccari, dirottata anche sullo sci. nessuno di costoro ebbe mai la minima idea di quello che stava nondimeno cercando di spiegare.
per lo sci la rai scelse alfredo pigna (famoso proprietario di velieri) il quale dichiarò che prima di fare il telecronista di sci la neve non l'aveva nemmeno vista. il bravo alfredo è stato negli anni degnamente sostituito da quel genio di furio focolari (er ragazzo de borgata) e, nei tempi recenti, dal duo gobbo-de chiesa, nel quale è gobbo la personalità importante.
per l'automobilismo lo Stato elesse mario poltronieri (ambigua la storiografia circa il suo passato da pilota), con la collaborazione di autentici fenomeni: aurelio addonizio e lino ceccarelli. il secondo dei quali era uno che non riusciva nemmeno a parlare italiano. una specie di scemo del villaggio. oggi è uno dei capi. poltronieri, nella sua cabina ottusa, non ha mai capito cosa stava accadendo davanti ai suoi occhi. nella sua permalosa insipienza, mi ricorda l'attuale premier.
basket e pallavolo in appalto a volpi e lauro. onesti pedalatori.
e veniamo al piatto forte. il calcio.
ve lo ricordate 90° minuto? nessuno pensi che fu un caso. non era possibile. fu una scelta. i freaks. i freaks in casa vostra. una scelta geniale, non c'è che dire.
se la memoria non mi inganna la rai ci regalò i seguenti individui: marcello giannini da firenze, giorgio bubba e alfredo liguori da genova, tonino carino da ascoli, ferruccio gard da verona, luigi necco e salvatore biazzo da napoli, giampiero galeazzi e fabrizio maffei da roma, e dopo di essi donatella scarnati; cesare castellotti e beppe barletti da torino, e poi, sempre da torino il formidabile franco costa e poi carlo nesti; da bari franco strippoli, da pisa rolando nutini. e così via, insomma.
e la domenica sportiva. e carlo sassi. e nando martellini. e bruno pizzul. e civoli, cerqueti e tutti gli altri. non è il caso di proseguire.
anche sky fa abbastanza pena, quanto al calcio. caressa è impresentabile, compagnoni è volenteroso ma modesto, marianella ha una pessima voce e una dizione vergognosa per tutti i vocaboli che terminano in consonante, de grandis parla in romanesco, tecca è diligente ma insipido. salvo foroni e roggero, le seconde linee.
il peggiore di tutti però ce l'ha la7. il peggiore di tutti i peggiori:
paolo cecinelli.
si è fatto tardi, anche i miei lai son stanchi.
buonanotte.
2 commenti:
e...bàgjò!
La Pero sarà anche competente e pure dotata di voce sensuale ma non riesce ad essere imparziale quando sul campo c'è Nadal! Se la può tirare quanto vuole ma non riesce a frenare i suoi orgasmi quando Nadal stà per vincere, magari anche contro un Italiano. Diciamo che la Pero fa leggermente schifo!
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