martedì 25 novembre 2008

diario

sono fortunato: la convinzione mi appartiene sempre meno.
ad onta dei miei strali, mi arrendo presto e volentieri, ovunque. mi sembra un buon primo passo.

osservo, per altro verso, che il mio talento si colloca, lungo l'ideale scala, più vicino ad antonio moccia che a philip roth.

allego opportuno grafico

0……..10……..20……..30……..40……..50……..60……..70……..80……..90……..100
moccia........... io............................................ roth......... borges......................... dante

vorrei che fossero aboliti per decreto i mediatori immobiliari. penso che la mediazione immobiliare, ove ritenuta necessaria, dovrebbe essere esercitata dallo Stato, tramite appositi uffici. mi sembra una soluzione molto semplice. vorrei che lo Stato costruisse case per tutti e che le desse in affitto. se poi uno diventasse ricco giocando a pallone e si volesse costruire la villa, non sarei certo io a impedirglielo.

il pensiero, come già da tempo l'arte, è diventato suddito della moda.
eppure esiste ancora il discrimine. sono certo che, potendo, l'uomo leggerà platone anche tra altri mille anni. e non perché è stato il primo a dire quello che ha detto.
il criterio non è il quando, è il come.
il che dimostra come il tempo sia una categoria senza valore.

in questo istante, ore 2.00, ritrasmettono una puntata di sottovoce del 1996. ospite sandro curzi.
sandro curzi era un grande, per quel poco che ne ho capito in questi anni. una brava persona, un bravo giornalista, un uomo buono, sincero, simpatico e leale. un vero.

la luna esiste.

6 commenti:

W.B. ha detto...

Ma perché, amico mio, si rarefanno i commenti ai tuoi post?

Anonimo ha detto...

Evidentemente nelle ore notturne arrivano i post più ispirati.
Purtroppo i mediatori immobiliari rimarranno, anzi credo che possano solo aumentare. Sull'arte non mi esprimo, ma l'ultimo della "scala" (il moccia) è forse più letto (ora) del primo.

Anonimo ha detto...

si rarefanno i commenti in modo direttamente proporzionale alla rarefazione dell'ossigeno presente nei miei post.

W.B. ha detto...

Secondo me è perché non sei abbastanza preciso. Come puoi essere credibile se storpi il nome del Maestro Federico Moccia in quello di "Antonio"?

Va a finire che uno lo confonde con http://www.avvocati-italia.com/detail/752/studio-legale-antonio-moccia.html

e non ti capisce più.

Invece, come sai, dalle facce

http://www.gossipnews.it/cinema/premiere_film_juno/images/federico_moccia_cbfd.jpg

si può dedurre molto.

Anonimo ha detto...

è un lapsus che ha tutta una sua storia. ma solo corsarobello la può raccontare. se mai capitasse qui.

Anonimo ha detto...

Antonio Moccia.

Ci riporta con la memoria ad un altro tempo, in cui dovevamo preoccuparci di poco.
Forse l'unico nostro cruccio era quello di trovare una donna che ce la desse.
Un tempo in cui potevamo senza pena fare le quattro del mattino attorno ad un tavolo a parlare con la scusa di giocare.
Un tempo di torte e di aranciate, prima che la vita (vera?) cominciasse.
Un tempo in cui la pietà era morta, ma solo per scherzo ed in cui esploravamo gli abissi della nostra personalità, con la scusa della finzione.
Lì si vedeva chi era leale e chi tradiva, chi avrebbe usato gli altri per i propri scopi e chi si sarebbe sacrificato per la comunità.

Un ruolo per ciascuno, da recitare forse, ma forse no.
Il confine tra ciò che si è e ciò che si finge di essere è molto più sottile di quello che sembra.