domenica 2 settembre 2007

nessun dolore

quando sei alla fine e non vorresti esserci ti aggrappi a qualsiasi cosa. medicine, riti, numi.
invocare la madonna nel momento estremo è prassi comune.
chissà perché dobbiamo ridurci così. Dio ci vuole così? in ascolto nel dolore?
si diceva del diavolo che separa.
non soltanto.
separa e confonde. separa e unisce.
unisce il vero col falso, il giusto con lo sbagliato, nasconde la verità.

viviamo nel mondo dell'Opinione.
la doxa ha sconfitto l'episteme, direbbe il filosofo.
ci sono persone che vengono pagate per dire la propria opinione.
di per sè la cosa è coerente. l'opinione (il diavolo) la valuta il denaro (farina del diavolo).
peccato che non vi sia altro.
se la battaglia contro il relativismo la fa l'Inquisitore, c'è, ancora, qualcosa che non va.

come scrive altri, c'è sempre qualche buontempone che decide di fare la voce fuori del coro, e tanti a seguire. c'è sempre qualcuno disposto a difendere l'indifendibile, a sostenere Caino.
la cosa che sembra sfuggire è che tanto Caino ha diritto al giusto processo, quanto la società a vederlo condannare all'ergastolo.

siamo noi che siamo brutta gente.
siamo noi che mettiamo il sacchetto della pattumiera sul pianerottolo, che parcheggiamo il suv in seconda fila. siamo noi i mostri. siamo noi che uccidiamo il nostro vicino di casa, che parliamo in televisione. siamo noi i cannibali.
l'aveva detto qualcuno, che il sistema democratico è un lusso che non ci meritiamo.
i nostri rappresentanti non sono i migliori tra di noi. sono i peggiori.

ma sì, ora lo dico, tanto non sono certo il primo. siamo un paese sull'orlo di una guerra civile.
viviamo privati della verità e del vero.
viviamo governati da bande di improvvisatori mascalzoni.
osserviamo la prevalenza del cretino e la sconfitta della giustizia.
il nostro Paese non è più in grado di esprimere niente, in nessuna dimensione.
viviamo senza senso civico, senza rispetto del prossimo, senza alcun senso del condividere.

perché siamo diventati dei drogati. la nostra dose quotidiana è la proprietà di beni inutili, la vacanza, il viaggio, il sogno da realizzare. e quando sei in astinenza, sei solo, e hai un solo pensiero.
il nostro sogno di libertà è la barca in mezzo al mare, mentre la libertà è appunto la libertà dal desiderio.
siamo agganciati. e non c'è più niente da fare.

prima o poi arriverà.
arriverà il pifferaio magico, quello che parlerà di ordine e certezza, e noi, miserabili topolini tossici, lo seguiremo.

Figlio mio, chissà se un giorno, leggendomi, mentre sarai magari seduto, un bicchiere in mano, felice, con le persone che ami, penserai a quel vecchio pazzo di tuo padre che non capiva niente.

3 commenti:

Unknown ha detto...

posta un commento: posto un commento!
Poi posto il commento ne possiamo anche riparlare.
Adoro leggere Pim é l'amico piú intelligente che ho (mamma che incensata!), non che gli altri siano cretini, ma lui é l'unico che conosco che riesce a dire le stesse ovvie banalitá della mia cliente ottantenne che compara ¨la casta¨ e pagandola si lamenta che non c'é piú la lira, ma le dice bene.
Le dice che sembra stia dicendo le cose per la prima volta. Sará colpa del lavoro che fa?
Insomma quale che sia la ragione, le cose che dice sono spesso ovvie ma drammaticamente vere, mi ricorda mia madre (che lui ben conosce) quando dice ¨il diritto di voto dovrebbe essere limitato alle persone intelligenti¨
Vabbeh... valga quel che valga ció che ho scritto avevo voglia di scriverlo!

pim ha detto...

infatti, non è obbligatorio essere originali. è obbligatorio essere veri. o almeno provarci.

Unknown ha detto...

ben a intenderci.... era un complimento il mio! adesso esco e arrivo di corsa!