giovedì 19 febbraio 2009

sono nato ma

la sorte non mi ha accordato, quando sono venuto al mondo, una solenne biblioteca.
non ho avuto la fortuna, o forse la necessità, di compulsare in tenera età rari manoscritti della letteratura scandinava.
e poi ci ho messo del mio.
a 14 anni il mio orizzonte letterario era costituito da p.g. wodehouse e al cinema andavo per vedere i film di celentano.

se fossi cresciuto in un salotto scrupolosamente ombreggiato non avrei oggi il problema della collocazione.
inoltrarsi in questioni relative, per esempio, ai programmi televisivi è il destino di chi è stato consegnato ai molti. di chi deve, dunque, inventare la sua rivoluzione, oppure immaginare di vivere nel migliore dei mondi possibili.

tra costoro, i peggiori sono coloro che desiderano distinguersi.

oggi, per essere davvero snob, bisogna dichiarare di essere grandi fan del festival di sanremo e di guardarlo con entusiasmo tutte le sere.

ieri sera hanno trasmesso quinto potere. un capolavoro, checché ne dicano i soloni.

dalla sceneggiatura, splendida, di Paddy Chayefsky:

You are an old man who thinks in terms of
nations and peoples. There are no nations!
There are no peoples! There are no Russians.
There are no Arabs! There are no third worlds!
There is no West! There is only one holistic
system of systems, one vast and immane,
interwoven, interacting,
multi-variate,
multi-national dominion of dollars!
petro-dollars, electro-dollars, multi-dollars!
Reichmarks, rubles, rin, pounds and shekels!
It is the international system of currency
that determines
the totality of life on this planet!
That is the natural order of things today!
That is the atomic, subatomic and galactic
structure of things today!
And you have meddled
with the primal forces of nature,
and you will atone!
Am I getting through to you, Mr. Beale?
(pause)
You get up on your little twenty-one inch screen,
and howl about America and democracy.

There is no America. There is no democracy.

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