Federico Buffa è il più bravo commentatore vivente in lingua italiana. forse anche qualcosa di più.
non so infatti cosa succede nella nuova zelanda, ma i commentatori inglesi o tedeschi di sky ed eurosport, per esempio, fanno abbastanza pena. e i commentatori americani di basket, con tutto il rispetto, a uno come buffa non gli portano nemmeno le scarpe.
deve essere per questioni contrattuali a me ignote che, quando il Nostro commenta accanto a Flavio Tranquillo, è quest'ultimo che saluta anche per lui, suo fido scudiero, mentre quando egli commenta accanto ad alessandro mamoli saluta prima l'uno ma poi anche l'altro.
stiamo parlando di basket.
il basket è uno sport che ho praticato poco perché sono basso di statura.
peccato per me, perché è uno sport bellissimo.
tranquillo lo centrai qualche mese fa su un volo milano-roma. sul volo c'era anche una giornalista di sky. tranquillo, che, sia detto per inciso, è un gigante, un telecronista strepitoso, un fenomeno, fece il brillante con la collega per tutto il tempo, subissandola di parole e impedendole di interporre qualsivoglia rilievo. d'altra parte, origliai, era appena tornato da una trasferta americana con annessa intervista pucci pucci con mike d'antoni. come non capirlo.
quando atterrammo, non riuscii a non rappresentargli la mia stima e i miei complimenti, ma suonai come sempre incomprensibile e mi beccai pure una risposta gelida e definitiva.
fortuna che non incontrerò mai Paul McCartney: resterei a balbettargli in faccia come un idiota per il tempo necessario a farmi allontanare.
ma dicevamo di buffa.
qualsiasi sua telecronaca è la telecronaca perfetta: piena d'amore per lo sport, tecnicissima, divertentissima, sapientissima, eclettica, colta.
il senso della telecronaca dovrebbe stare nel valore aggiunto che promana dalle parole del cronista per giungere alle orecchie si presume meno preparate dell'ascoltatore.
però noi siamo stati educati per decenni al contrario. a telecronisti che ne sapevano meno di noi.
era un fatto strano, ma come a tutto il resto ci siamo abituati abbastanza presto.
certo, c'erano, e ci sono ancora oggi, casi clamorosi.
a proposito di tennis, ad esempio, come non ricordare il leggendario Guido Oddo?
di lui leggiamo su wikipedia: "È morto all'età di ottantasei anni: la notizia venne diffusa una settimana dopo la sua scomparsa per una sua precisa volontà".
ciò che mi rende l'Oddo più misterioso.
(è proprio della morte svelare segreti e generare misteri)
ho già detto in passato sull'argomento telecronisti.
aggiungo solo che le telecronache di jacopo lo monaco e soprattutto federico ferrero durante l'australian open mi hanno fatto un po' rimpiangere le mie adorate ziette, lasciate a casa da sky come per il roland garros e lo us open.
in diretta da tampa in questo momento bruce springsteen, il camionista in cui tutti ci identifichiamo, sta entusiasmando il pubblico durante l'intervallo del superbowl.
la telecronaca dell'evento è buona. migliore certamente della musica.
Buffa, ho scoperto, è milanista.
lunedì 2 febbraio 2009
federico buffa
scoreggiato da pim alle ore 01:33
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
concordo appieno. federico buffa è un vero idolo! competente, fantasiso nelle metafore e grande rossonero...ospite fisso di milan channel dove innalza enormemente il livello culturale e la conoscenza sportiva. E poi mi fa sbellicare quando dice "questo quaaaa"
purtroppo milan channel non ce l'ho. una volta, ai bei tempi del seca...
Posta un commento