martedì 6 gennaio 2009

todo modo

preceduto nelle scorse settimane da una sintesi elegiaca di paolo sorrentino, regista vicino agli sguardi nebulosi, stanotte raisatcinema ha trasmesso il famoso film di elio petri, per anni dato per disperso.
il film, distribuito nel 1976 e girato nel 1975, da un romanzo di sciascia dell'anno precedente, racconta una tre giorni di esercizi spirituali dei vertici della democrazia cristiana presso una parrocchia sotterranea realizzata intorno a un cimitero catecumenale, retta da un prete "cattivo, molto cattivo" (sono i preti cattivi che fanno grande la Chiesa, dice don gaetano).

tra una meditazione e l'altra, tra nervose riunioni per le sorti del potere e paternoster, ci scappano i morti.

le prediche di mastroianni (bravo, incredibilmente) sono anche emozionanti, ciccio ingrassia è sconvolgente, volonté come sempre strepitoso.

ma la grandezza del film sta proprio nei suoi luoghi. la chiesa (costruita con la tecnica del getto di cemento armato in casseforme in legno poi lasciato faccia a vista), le catacombe, gli antri oscuri in cui vagolano come nere talpe politici disumani, come formiche che seguono piste irrazionali, che conducono febbrilmente briciole di cibo avanti e indietro, che si fermano, si interrompono, poi ripartono, il libro sacro nelle mani. le stanze dell'ostello. gli arredi minimi, le porte e i letti in legno povero, le croci semplici.
la sala dove viene officiata la messa e dove alcuni perdono la vita è il luogo più inquietante. a un certo punto vi viene servito il pranzo, o la cena, e l'ingresso di suore e pretini che conducono il carrello, sotto il soffitto basso, male e poco illuminato, al centro di una tavolata a u ove siedono questi figuri grigi, brutti, maleodoranti dà davvero la nausea.

il film purtroppo patisce i soliti drammi del cinema italiano: il doppiaggio, la difficoltà di reggere una storia pesante senza sbracare, il gusto per la maniera, la tentazione del fellinismo.
infatti, dopo una partenza severa e promettente, il film assume tratti assurdi, profetici, apocalittici (l'opera di giovanni è citata in una bellissima predica, cfr. apocalisse, 3, 15).
il finale è eccessivo, i personaggi sono, come di consueto, caricaturali e grotteschi.
senza dire che anche qui sono riusciti a infilare, malamente, la solita pubblicità surrettizia. ma stavolta al posto del punt e mes c'è lo zabov, l'indimenticato zabov.

petri fu accusato di istigare al rapimento moro. l'accusa è assurda e inconsistente.
certo volonté se lo studiò, il presidente. tanto che, riportano, il regista tagliò i primi giorni di riprese perché troppo somigliante. in ogni caso, la tensione alla mediazione è fin troppo esplicitata.
andreotti arriva per ultimo, si siede a messa già iniziata, dà disposizioni ai pochi grandi e va via.

cercando in rete ho scoperto un blogger che si chiama todomodo, il quale apprezza il basket e alcuni libri che apprezzo anch'io e tuttavia, vale la pena dirlo, se la prende con berlusconi.

io me la canto e me la suono. e non sono più fortunato di lui.

resta il ritratto del potere. un potere vischioso, disgustoso, un potere celebrato nel buio insieme col rosario. un potere espiato a piedi nudi e nel sangue, con l'assoluzione del sacerdote, peccatore più di tutti, che detesta se stesso e la sua parola, che bacia la stola con meccanico orrore.
un potere rinchiuso, frammentato, esercitato da uomini indegni, vermi, abili solo all'odio e alla preghiera.

e resta l'intrigante domanda di don gaetano: perché confessò, e non negò, e confessò?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Todo modo lo vidi quando uscì, nel '76, e mi apparì sconvolgente, eccessivo ed effettivamente un po' assurdo. D'altra parte quelli erano anni molto politicizzati... Penso che lo abbiano fatto "sparire" dopo l'assasinio di Moro, avvenuto nel 1977. Il racconto di Sciascia lo lessi anni dopo e mi piacque molto di più...

Anonimo ha detto...

..moro venne ucciso il 9 maggio 1978..

Anonimo ha detto...

Hai ragione... ho fatto un po' di confusione! Credevo di avere una buona memoria storica (almeno quella...) ma non è così. Ricordo bene solo il giorno in cui avvenne il fatto e si sparse la notizia per l'università... era un bel giorno di primavera...

Anonimo ha detto...

ciao,

forse qualcuno di voi sa dove potrei trovare una copia del film (se è uscito in vhs in qualche collana, se qualcuno l'ha messo in rete, ecc..).

so che è stato mandato in onda nel novembre 2008 da raisat cinema tipo, ma non ero in Italia e non ho sky.

in ogni caso, mi dicono che ovviamente non ne esiste una versione in DVD.
a riprova della supposizione che nei confronti del film ci sia sempre stata, e ci sia tuttora, un'antipatia e anzi una censura dall'alto.

grazie

Stefano