martedì 15 aprile 2008

e invece ha vinto

quindi, avremo:
in luogo della serietà di Prodi, la simpatia di Berlusconi
in luogo della compostezza esattoriale di Padoa-Schioppa, l'acido autismo di Tremonti
in luogo del ciuffo di Gentiloni, la faccia di Gasparri
in luogo della semplicità contadina di D'Alema, la spumeggiante ironia di Frattini
in luogo delle gambe della Melandri, quelle della Prestigiacomo.

in tutto questo, l'unica cosa che mi ha fatto davvero contento è lo 0,3 che ha preso la lista del direttore del foglio. lui e tutti i suoi cortigiani magniloquenti e ispirati. poveri buffoni, che figura di merda.

10 commenti:

W.B. ha detto...

Io, alla Camera, ho votato convintamente per il Direttore.

Anonimo ha detto...

ottimo voto.

W.B. ha detto...

Grazie, non ne ho mai dubitato.

Anonimo ha detto...

temo sia così.

W.B. ha detto...

Veramente, a essere sinceri, la mia scelta per il Direttore è stata sofferta. Non avevo compreso appieno la strategia sotto il profilo ideologico in senso lato. Poi, quando le vetero-femministe hanno scagliato le sedie in testa al Direttore, allora ho capito che si trattava di un voto ben dato. E' un modo di decidere indiretto ma sempre corretto; faccio un esempio: sentire Romano Prodi che invitava gli elettori a votare PD era un ottimo indicatore del fatto che il voto al PD sarebbe stato un voto certamente mal dato.

Anonimo ha detto...

La faccia di Gasparri è senz'altro la cosa più notevole del pacchetto, anche superiore alla simpatia del cavaliere.

Anonimo ha detto...

non dimenticherei che il direttore s'è preso anche le uova, meritate al pari delle sedie.
in ogni caso, non smetto di essere milanista perché ci sono i galliani e i crudeli.

W.B. ha detto...

Certo. Ma, ne converrai, se Maurizio Biscardi dice che il Milan gioca bene, questo non può che significare che il Milan gioca male, salvo fortuite coincidenze, eccezionali per definizione.

Anonimo ha detto...

il discorso è che io giudico il giuoco del milan indipendentemente dal giudizio di maurizio biscardi. ovvero, nel mio processo decisionale non influisce minimamente l'opinione dell'idiota.
la quale opinione, peraltro, come giustamente sottolinei, può anche accidentalmente corrispondere alla mia.

W.B. ha detto...

A questo punto, la domanda è d'obbligo. Si può continuare con domanda e risposta all'infinito? ossia: io posso anche andare avanti, spero non ti dispiaccia, ci possono anche essere cinquemila commenti. Dunque vado avanti: è evidente che io mi riferisco a casi in cui i processi decisionali siano in fase critica, e dunque il soggetto decidente è in difficoltà; nel caso del Milan, è lampante che non serve il parere di MB per comprendere che il Milan gioca male, ma se una persona non si intende molto di calcio, oppure non segue il Milan, può essere utile sentire il parere sbagliato per formarsi l'opinione giusta.