ho pensieri banali e mezzi modesti.
e questo è un vecchio discorso.in poche parole, nessun messaggio ha un valore intrinseco, o un valore a prescindere.
mi spiego: dire "sono contro la sporca guerra" assume un valore diverso se a pronunziare le parole è il mahatma gandhi oppure adolf hitler.
se vogliamo dirla diversamente, la testimonianza ha un valore superiore alla dichiarazione di principio.
ebbene, tutti quanti si indignano quando il moralizzatore di turno (l'ultimo è il capo della polizia turca) viene regolarmente beccato a letto con sei battone.
ora si tratta di capire perché le coscienze collettive non vengano scosse in egual misura quando siamo costretti (perché lo siamo, bene o male) a sopportare gli architetti miliardari servi del denaro, della gloria e ancor più servi del capitalismo (immobiliare) i quali si proclamano a gran voce "comunisti" (e non tiriamo in ballo la solita storia di togliatti, il compagno prezioso che in quanto tale merita una preziosa casa); oppure l'omino vestito di bianco (perché puro come un giglio) con i suoi monili, i suoi ori, i suoi tessuti ricercati, le sue scarpe di capretto che predica per il poco.
il giorno in cui vedrò l'uomo puro come un giglio vivere in una baracca senza luce né gas, senza sete pregiate né forzieri colmi di luigi, forse lo ascolterò con maggiore attenzione.
10 commenti:
Forse che ti riferisci all'architetto Massimiliano Fuksas?
Condivido in pieno ma quello trovato a letto con le battone ea il capo della polizia iraniana nominato proprio per la nuova campagna di moralizzazioen dei costumi...
Ora mi domando cosa faranno: da quelle parti ai ladri tagliano una mano...
@w.b.: a massimiliano, certo, e anche ad altri suoi degni compari.
@anonimo: giusto, grazie per la correzione. quanto al moralizzatore, l'eunuco persiano è un ritorno al glorioso passato.
Ho notato che Massimiliano Fuksas tende a indossare la dolcevita nera. Silvio Garattini invece da cinquant'anni indossa la stessa dolcevita bianca. Franco Giordano tiene la cravatta molle perché è ingrassato, il collo è troppo pieno e la camicia non si chiude più. Antonio Di Pietro invece lascia la cravatta molle perché fa parte del suo personaggio. Tutto questo non c'entra molto con il tuo post, però sono pensieri che mi son venuti, ed eccoli qua.
oggi ho incontrato un architetto che ha fatto le case di Draghi e Berlusconi. mi hanno detto che è un po' culattone e la cosa non è un difetto per me, ma comincia ad essere uno stereotipo per molti. comunque l'ho trovato simpatico e schietto. Ho visto le foto, Draghi ha una casa da 3800 mq con la sala da ballo. Berlusconi ha le statuine anche sul bordo della vasca da bagno. Secondo me non sono tanto gli architetti che dovrebbero stare zitti (e concordo su fuffas, come lo chiama crozza) ma come fa uno che ha la statuina sul bordo del lavabo (e mi si perdoni il populismo) a interessarsi a quello che succede al restante 90% della popolazione?
Non ho capito né la storia della omosessualità né quella delle belle statuine. Chi è omosessuale? Il Presidente o il Governatore? O tutti e due? Oppure il loro architetto? E che cosa raffigurano le statuine? Qualcosa di inerente alla loro omosessualità? Questo è dirimente, per rispondere alla tua domanda.
beh, pensavo fosse chiaro. il culattone è l'architetto. anche perchè berlusconi è un rinomato chiavatore.
caro doppiovù, in effetti tendo a sintetizzare sempre un po' troppo il discorso. dovrei prendermi più tempo per descrivere luoghi, persone e situazioni, ma poi il timore di annoiare mi spaventa e non sono neanche tanto bravo. jack vance, lui sì era uno che non trascurava neanche uno spillo dimenticato nel collo della camicia.
Caro Ef, hai trascurato di rispondere alla domanda più importante. Le statuine. Sono la chiave per risolvere la situazione. La statuina è simbolo, evidentemente tali raffigurazioni potrebbero fornirci il grimaldello interpretativo per scardinare i recessi della psiche del Silvio.
le statuine erano tutte di donnine nude o con drappo sulle parti nobili.
a te l'analisi.
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