e allora è fallita anche windjet.
come dice la Paula, l'Italia è lunga.
afferrare la realtà oggettiva è sempre, per i più, l'esercizio più difficile.
è abbastanza evidente (dovrebbe esserlo) che in un territorio molto più lungo che largo, il problema è configurare mezzi di trasporto che siano in grado di coprire la distanza, nel miglior modo possibile. parliamo di merci e di persone. le quali, entrambe, si spostano. finchè non si tornerà alla civiltà rurale.
il ponte sullo stretto non si farà mai, attribuendo a mai il valore di almeno 50 anni.
lascio perdere ogni discorso intorno all'autostrada.
in sicilia si va con l'aereo.
io ci vado con l'aereo, di solito. ma ci sono andato diverse volte e con il treno e con l'auto.
diciamo che l'aereo è più comodo e, fino a pochissimo tempo fa, anche più conveniente dal punto di vista del portafoglio.
ebbene, dieci anni fa su catania volava il triplo delle compagnie che volano oggi. questo è un dato. dal 1999 ad oggi in sicilia ho volato con alitalia (la mia preferita), myair, air europe, volare, air sicilia, meridiana, windjet, easyjet (la peggiore compagnia del mondo). oggi sono rimaste alitalia e easyjet (meridiana non conta più). la prima è il baraccone succhiasoldi di stato, che dalla sua ha gli slot (infiniti), la flotta (immensa) e il potere contrattuale (assoluto). l'altra è una compagnia di figli di puttana.
se io fossi un siciliano (ovvero se fossi uno che si deve occupare della cosa pubblica), visto che in sicilia si arriva con l'aereo, cercherei di fare in modo (non so come, ma questo sarebbe il mio primo obiettivo) che in sicilia arrivassero più persone e più merci nel più breve tempo possibile. visto che la siderurgia in italia non interessa più, la manufattura è in declino e il petrolchimico avvelena chi ci sta vicino, visto che forse qualcuno ha capito che le automobili con il marchio fiat non le vuole più nessuno perché fanno cagare, e fanno cagare da sempre solo che se ne sono accorti ora, anzi se n'erano accorti anche prima ma prima c'erano stati gli aiutini di stato, tipo la cassa integrazione fatta pagare all'inps, o gli incentivi, o il bonus rottamazione, insomma tutte quelle belle iniziative che lo stato ha preso per salvare la fiat che faceva macchine di merda e continuava a farle e però non si poteva non aiutarla, povera fiat, anche perchè altrimenti cosa avrebbero detto poi di noi, e i grandi e famosi e indipendenti giornalisti italiani che hanno sempre mangiato nel piatto della fiat dicevano che era infatti giusto salvare la fiat e aiutarla, povera stella, perchè l'importante, per lo stato italiano non è mai stato salvare l'industria, la manufattura e l'agricoltura, anche se erano di prim'ordine, al nord la prima, al centro la seconda e al sud la terza, l'importante era salvare la fiat, era quello che contava e che ha sempre contato, ecco, visto che non c'è più nulla, in italia, non c'è più manufattura, non c'è più industria, non c'è più agricoltura, visto che c'è rimasto il turismo, almeno aiutiamo quello.
aiutiamo i russi a venire in sicilia. gli americani, gli arabi, gli inglesi e i tedeschi. se il fossi il governatore (che bella parola, governatore) della sicilia, mi occuperei di questo, visto che le casse della regione sono un po' vuote e la corte dei conti pare abbia detto che forse c'è un po' di decozione, appena appena, forse perchè la sicilia ha assunto decine di migliaia di persone alle quali dà uno stipendio ma non sa cosa fargli fare, perchè in effetti non c'è più molto da far fare alle persone se decidi di dismettere l'industria, la manufattura e l'agricoltura e l'unica cosa che puoi fargli fare è dargli un posto (con la speranza di un voto) nella pubblica amministrazione, a prescindere dalle mansioni: su quelle poi si vedrà. visto che il ponte sullo stretto non si farà mai perchè non possiamo far perdere il posto di lavoro a quelli che lavorano al porto e, nello stesso tempo, bisogna cercare di non fare perdere l'orientamento ai pesci; visto che l'autostrada è complicata per via delle montagne calabresi, che l'alta velocità per il treno è sempre un problema, andiamo per le vie aeree. un'ora e mezzo di volo e sei in sicilia.
catania è stato, negli ultimi dieci anni, il terzo scalo italiano per voli e passeggeri. dopo milano e roma. eppure adesso atterrano molti meno voli. non è proprio un dato insignificante.
il dato non insignificante tuttavia non interessa. quello di cui parla ogni giorno il 24ore, e con esso tutti i giornali e i telegiornali, è il calo delle vendite nel settore auto.
in particolare, pare che la fiat non venda più come una volta.
lunedì 13 agosto 2012
sarebbe ora dei russi
scoreggiato da pim alle ore 13:33
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