lunedì 31 marzo 2008

della superiorità morale del pensiero cristiano

vorrei capire il motivo per cui una persona non possa dedicarsi in privato alle pratiche sessuali che preferisce, pena la perdita di "credibilità" presso l'"opinione pubblica".

sabato 29 marzo 2008

non ho vent'anni di tempo a disposizione
e poi non ne ho voglia
preferisco metterti una patata in bocca, imbavagliarti e legarti
ma perchè, perchè è così difficile?
vedi, tutti quei matti dei film o sui giornali che poi li porta via la polizia, quelli non sono matti per niente
è che non avevano tempo, non ce la facevano ad aspettare
mentre io, secondo te, dovrei arrivare a trovarti all'ospedale, mentre sei lì con la bava e la flebo per sentirmi dire che hai capito.
potresti essere mio padre, mia moglie, un mio amico.
nessuno sa più ascoltare, e io, per farmi sentire, per farmi capire, non ho altri strumenti che la violenza.
la maggior parte degli uomini trascorre la propria vita cercando di farsi comprendere.
alla fine, con qualcuno, l'impresa riesce.
e bada che io sono pronto ad ascoltarti.
se mi vuoi parlare, non c'è bisogno di portarmi nello scantinato. me lo dici, io vengo a casa tua, mi siedo tranquillo e ti ascolto. per giorni, ore, settimane, mesi se vuoi.

palle. non è vero.
l'unico modo perché io ti ascolti è costringermi a farlo.

mercoledì 19 marzo 2008

rutelli o briatore?

dal blog di luca sofri traggo questa bella fotografia.

domenica 16 marzo 2008

e se einstein non ci fosse mai stato, o dante, o yesterday
se la gente non stesse meglio. se non ci fosse la penicillina
quanto è importante l'esistenza di yesterday e della penicillina?

la certezza di non essere sentito. la certezza di essere solo.
spesso le due cose sono in conflitto.
se sono certo di essere solo posso non essere certo di non essere sentito.
è meglio essere certi di essere soli o certi di non essere sentiti?
la vera solitudine è non essere sentiti.
se sei solo puoi suonare la chitarra. puoi stare lì a suonare lo stesso accordo per un sacco di tempo, cercando di arpeggiare in un modo che ti sembri dignitoso. puoi appoggiare l'orecchio sinistro alla cassa armonica mentre pizzichi una nota a vuoto, magari il la, e senti tutto quello che c'è dentro.

un sacco di persone hanno ottime idee e argomenti intorno alle cose.
la dimensione del dover essere è sentita.

voglio il mio binario nichilista
un mio amico ha 35 anni e non ha mai avuto una ragazza. ha conosciuto la figa ma non la carezza. soffre.
un altro ha problemi troppo gravi per rendersene davvero conto.
un altro ancora ci prova, ci crede, in fondo. e sta male.
lasciamo stare quelli che non ci sono più.

mi compro un terreno. mi trasferisco in sicilia. mi metto a fare il contadino.
pomodori, peperoni, agrumi. smetto di leggere. mi spezzo la schiena. seguo il sole. ritorno analfabeta. mi tengo le carie. mi tengo l'acidità di stomaco. la sera piazzo la sdraio e guardo in su.
divento un personaggio di un film americano. quelli che rifiutano il mondo, scagliano il telefono nel lago, si fanno crescere la barba, cacciano l'intruso, pasturano la gallina.
vorrei averne il coraggio, un giorno.

vado in pellegrinaggio. a piedi. la via francigena. santiago.

da domani solo cose inutili. sfidare l'esistenza a perdere concretamente di senso.

sabato 15 marzo 2008

ieri

ieri sera tre buoni samaritani hanno fatto compagnia al nostro davanti a una bottiglia di rosso e un paio di taglieri. non accadeva da anni. i tre sono stati pazientemente e benevolmente ad ascoltare diciamo per un paio d'ore l'ininterrotto flusso di sciocchezze urlato dal nostro, il quale, a parere del cronista, era troppo eccitato dalla compresenza di mensa e sodali perché potesse dare un senso seppur minimo ai suoi discorsi.

il nostro li ringrazia qui pubblicamente.

mercoledì 12 marzo 2008

la sempre grande internazionale

lo so che sono un poveraccio. l'ultimo dei poveracci.
sono squallido, meschino e abietto.
sono un essere spregevole e miserrimo.
ma godo.
godo.

domenica 9 marzo 2008

la questione ontologica

avrebbe dovuto, questo post, trattare dell'argomento a me più caro, quello appunto del titolo.
quello per cui, per fare un esempio, non dobbiamo prendercela con le donne perché si comportano o ragionano in un modo che a noi maschietti pare strano, e ciò in quanto ripetono comportamenti naturali, ovvero obbediscono a una matrice talmente a loro consustanziale da essere insuscettibile di giudizio. la formica non può che comportarsi da formica, e l'umano da umano.
invece no. di una questione come questa, sulla quale, non ho dubbi, vaste menti hanno versato fiumi di inchiostro, io non posso trattare che per il periodo di una mezza serata, diciamo dalle 22 alle 24, oppure, che è la stessa cosa, in un paio di post scribacchiati qui e là.
pigrizia, cialtroneria, superficialità, inconsistenza: le mie antiche alleate.

su fox life (e su la7) c'è un programma che si chiama "i viaggi di nina". prodotto da quelli di milano/roma e scritto da claudio canepari. si tratta di un viaggio intorno al mondo delle donne omosessuali, girato con la telecamera dalla nina che non si vede mai.
stasera c'erano alcune storie. una mi ha commosso.
due ragazze laziali che stanno insieme da sei anni e che si sono sposate. una bruna, l'altra bionda. entrambe molto brutte, goffe, strampalate. la bruna alta, grossa, con i denti superiori estremamente sporgenti, la bionda piccola piccola, grassa, le braccia corte, gli occhiali spessi.
ho visto queste ragazze pulire i fornelli della cucina con la spugna gialla e verde, e commuoversi nel fare la valigia.
le ho viste passeggiare per le ramblas in viaggio di nozze. e le ho viste abbracciarsi, e camminare mano nella mano.

tutto quello che volete: i freaks che si cercano, i condizionamenti sociali, le brutte esperienze coi maschi, la reciproca compassione, e magari, chi lo sa?, anche un po' di aiuto dalla regia.

ma io ho visto due esseri umani volersi teneramente, profondamente bene.
e quindi, per l'intanto, tanti saluti alla questione ontologica.

mercoledì 5 marzo 2008

il bello di avere un blog

pannella è penoso, con i suoi piagnistei da bambino dell'asilo. lo sento in radio tutti i giorni e non fa altro che frignare. sono stato tentato di votarli, i radicali, quale unico partito anti-papa, ma ho cambiato presto idea. non andrò alle urne, oppure, se opportunamente ebbro, scriverò franco baresi, o merde, ladri, viva la figa, viva il re.

cassano è il più forte giocatore italiano. il fatto che sia anche una gigantesca testa di cazzo e che si prenda le sacrosante giornate di squalifica non toglie che è bello vederlo giocare, ed è questo il motivo per cui la gente paga il biglietto (o l'abbonamento a sky).

la trasmissione alle otto della sera su radiodue è bellissima e ne consiglio l'ascolto a tutti. a parte una terrificante monografia su fellini, qualche mese fa, sono tutte imperdibili. in questi giorni la vita e l'opera di van gogh, di giordano bruno guerri.

il milan è uscito meritatamente dalla champions league. sono contento per il vice presidente vicario galliani, una delle persone più squallide di questo mondo. uno che quando lo intervistano gli devono fare domande compiacenti altrimenti si arrabbia e se ne va, diffondendo il terrore. peggio di lui c'è solo baldini, ex d.g. della roma, presto ai vertici di lega o federcalcio, avendo tutti i requisiti.

l'assolo di sweet child o' mine è, positivamente, una delle vette della musica di tutti i tempi. una delle tante (non necessarie) dimostrazioni che il sublime non è generato dalla cultura.

libri in lettura: lo scrittore fantasma, il mulino di amleto, il demiurgo, il risorgimento italiano.