martedì 10 giugno 2008

chissà quante persone hanno avuto un incidente ieri sera, mentre stavano andando a vedere la partita dell’italia in televisione.
saranno state di più o di meno dei pellegrini che ogni anno, sulla strada per il santuario, finiscono con il pullman nella scarpata?
è impossibile andare in un pronto soccorso senza trovarvi un bambino che soffre.

gli insetti non si ammalano, invece.
- è perché sono esseri semplici. la macchina più è complessa più ha probabilità di ammalarsi
- a questa stregua, Dio dovrebbe essere sempre a letto con la febbre.
- no, perché noi siamo esseri finiti. è la mescolanza finito/complesso che è esiziale.
- non è vero. i computer sono finiti ma si ammalano tutti con la stessa probabilità, a prescindere dalla loro complessità.
- sbagliato: i computer sono tutti uguali, la complessità non è che una maggiore capacità di calcolo. e uomini molto stupidi possono campare assai meno di uomini molto intelligenti.
- il cane è meno complesso dell’uomo, così il pesce rosso. la loro speranza di vita è nota.
- sì, ma il cane e il pesce si ammalano meno.
- allora mettiamola così: un algoritmo è sempre finito e può essere estremamente complesso. l’algoritmo estremamente complesso viene eseguito senza errori sempre e comunque. ovvero, la complessità di un algoritmo non comporta patologie che ne possano determinare la non eseguibilità
- la natura non è algoritmica.
- già.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' tutto molto più semplice: sembra che la speranza di vita sia legata al metabolismo; più il metabolismo è veloce, meno vivi.
Il moscerino ha un metabolismo altissimo e muore in poche ore.
L'elefante ha un metabolismo lentissimo e campa 80 anni anche senza medicine.
Insomma, tutti noi esseri viventi siamo come i pupazzetti delle pile duracell, più energia consumiamo prima la esauriamo e/o usuriamo il motore...

Anonimo ha detto...

Mi sembra che ci sia molta confusione.
Vero è che una macchina più è complessa maggiori sono le probabilità che si rompa.
E ciò è indipendente dalla sua aspettativa di funzionamento che è pari all'aspettativa di funzionamento del pezzo più debole della macchina.

D'altra parte una macchina complessa mette in atto strategie più complesse per difendersi dai possibili malfunzionamenti.

Tuttavia come un algoritmo complesso, un organismo complesso si espone a generare risultati predicibili forse, ma non previsti a causa della sua complessità.

Infine chi lo dice che Dio è complesso?

Anonimo ha detto...

sentire fremere, seppur leggermente, i lombi del corsaro è ricompensa senza pari.
mi piacerebbe che l'argomento non finisse qui.