una volta si trattò di scegliere il numero da apporre sulla mia bicicletta.
lo ricordo come un momento di ansia terribile.
perché scegliere?
è una cosa che non ho mai capito.
non capisco tutti quelli che scelgono in continuazione in ordine a cose completamente inutili. il colore dell’asciugamano, la marca del portaombrelli.
gli amici si scelgono, e a volte le mogli.
non si scelgono i figli, i genitori. eppure li amiamo lo stesso.
cos’è tutta questa ansia di scegliere?
le scelte di una vita dovrebbero ridursi a un numero piccolissimo.
invece i pedagoghi ci dicono che è importante che il bambino sviluppi un suo carattere, una sua capacità critica, iniziando a scegliere sin da piccolo.
il mio sogno è avere una persona che scelga i miei vestiti, le mie scarpe, la mia automobile, la mia casa, i mobili che la arredano. vorrei scegliere il meno possibile. non credo nelle virtù taumaturgiche della volizione. semmai il contrario.
la scelta è un’altra foppa in cui incappare.
simulacro della creazione. illusione di potenza. inganno della volontà.
il desiderio di crederci artefici del nostro destino porta a conseguenze aberranti.
non sono determinista. non credo in dio. non credo.
e a questo punto il discorso porta lontano.
giovedì 5 giugno 2008
l'ansia di scegliere
scoreggiato da pim alle ore 12:02
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3 commenti:
a volte.
Ultimamente, quando mi si offre da bere e mi si chiede cosa voglio, rispondo : decidi tu.
bene, figliolo.
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