la resurrezione dalle ceneri.
osservando il sole e i cicli vitali che ne sono derivazione, pensiamo di essere ciclo anche noi.
tutti sperano nella quiete dopo la tempesta, nella risalita dopo la caduta.
spero non sia così.
spero nelle fiamme, prima o poi. spero in ceneri calpestate da sozzi stivali, o mischiate a escrementi d'animali.
sono stato amato, e non ho amato nessuno.
sono stato ascoltato, e nessuno ho ascoltato.
sono stato aiutato, e non ho aiutato nessuno.
per questo anche il mio unico, patetico desiderio, deve restare tale.
Signore, ti prego, vieni a prendermi.
mercoledì 20 gennaio 2010
resurrezione
scoreggiato da pim alle ore 13:36
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7 commenti:
Senti, ma prima, riusciremo a vederci???
Sì como la morte face a lo corpo umanato,
multo peio sì fa a l'anema la gran morte del peccato.
Emprima la morte al corpo sì li fa mortal firita,
che da onne membro i tolle, escarporescene la vita.
Le membra perdo so uso, poi che la vita è finita;
l'anema poi s'è partita, torna poi 'l corpo anichillato.
Lo peccato plu ca morte sì fa sua firita dura,
che a l'alma tolle Deo e corrumpei so natura;
lo ben non pò operare, ma li mali en gran plenura;
cadere en tanta afrantura per cusì vil delettato!
Questa morte tolle al corpo la bellezza e lo colore,
et la forma è sì desfatta, la veduta dà un orrore;
non se trova sì securo che no i n'egèneri pavore
de vedere quel terrore de l'aspetto desformato.
Lo peccato sì fa a l'anema sì terrebele firita
che li tolle la bellezza (cà da De' era ensignita)
chi vedere la potesse sì li tolleria la vita:
la faccia terrebelita, crudel morte è 'n suo sguardato.
Questa morte sì fa el corpo putredissimo fetente;
è la puzza estermenata, che conturba tutta gente;
non se trova né vicino, né amico, né parente,
che voglia essar sofferente de averlo un iorno a llato.
Tutta puzza ch'è nel mondo fuss'ensemor adunata
(solfanial de corpi morti e onne puzza de privata),
sì sirìa moscato et ambra po' 'l fetor de la peccata,
quella puzza estermenata, che l'onferno à 'mputedato.
Questa morte naturale a lo corpo par che dìa
tal firita che li tolle onne bona compagnia;
d'esto mondo l'à privato, ché iettato for ne sia,
co' se fa a la malsanìa che da sani è separato.
Lo peccato sì fa a l'anema la firita ch'è sì forte
che li tolle Deo e santi e l'àgneli con lor consorte;
de l'eclesia è esbannita (eserrate i so' le porte)
e li beni li so' estorte, che nnulla parte ne i sia dato.
Questa morte naturale al corpo dà percussione,
che la sua carne sia data a li vermi en commestione;
e li vermi congregati d'esto corpo fo stazzone,
enfra lor non n'è questione ch'ello non sia devorato.
Lo peccato sì fa a l'anema la terrebel sua usanza,
che è data a le demonia, che stia en loro congreganza;
no lla pòzzo consumare, fòli mala vecinanza,
darli pen'enn abundanza co' convene al loro stato.
L'ultema che fa la morte, che dà el corpo a ssepultura;
né palazzo i dà né corte, ma è mess'a destrettura;
la longezza e la latezza multo li sse dà a mmesura,
scarsa mente en la statura so' la terra è 'ntumulato.
Lo peccato mena l'anema al sepolcro de l'onferno
e loco sì è <'n>tumulata, che non n'esce en sempiterno;
frate, lassa lo peccato che te cce mena traenno:
po' ch'èi scripto nel quaterno, averai cotal pagato!
Nietzsche: "un albero a crescere più alto e ricevere più luce, allora deve essere più in profondità la radice del buio".
Peccato che l'amico cinese probabilmente sia un robot che fa spam in giro di siti poco raccomandabili: i suoi commenti sono quasi pertinenti. Ciò dimostra che casualità e saggezza sono molto vicine. Fa pensare.
casualità e saggezza sono la stessa cosa. vedi chance guardiniere.
non esiste la verità, non esiste l'America, non esiste M D d'A.
:)
La casualità è una finzione necessaria.
Tutti abbiamo sempre e comunque bisogno di qualcosa per essere felici
Ma la felicita come l'amore sono un qualcosa di troppo forte per l'uomo
Sono emozioni che non riusciamo a provare per troppo tempo tanto sono forti e passiamo la nostra intera esistenza o a ricercarle o a ricordarle.
scusate l'intromissione
non sono queste, le intromissioni sgradite. un saluto.
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