venerdì 23 novembre 2012

johnny dorelli

l'altra notte ero sdraiato sul divano, col mio coprimaterasso che io uso come coperta, e stavo guardando un film con johnny dorelli che si chiama il mostro, un brutto film di luigi zampa, scarno e volgarotto e anche troppo scontato, per un film che non voleva esserlo. avevo un gran sonno, ma non riuscivo a dormire, e comunque volevo vedere il film. mi rigiro sul divano, cercando una posizione che non avrei mai potuto trovare, e improvvisamente mi accorgo di aver lasciato la porta di casa spalancata. mi spavento, perché temo che qualcuno sia entrato in casa e possa farmi del male. le luci sono spente, i lampi sconnessi della televisione molestano l'oscurità. mi avvicino alla porta e la chiudo. mi volto. dietro di me c'è johnny dorelli con una sedia in mano. mi si scaglia contro, cercando di uccidermi con la sedia. respingo come posso il suo attacco. la sedia ha le gambe di alluminio, come quelle che ci sono a scuola. johnny dorelli è molto aggressivo, violento. è determinato a finirmi. c'è una lunga colluttazione, durante la quale rintuzzo i suoi assalti. a un certo punto ci avvinghiamo l'uno all'altro. seguono rotolamenti, come Humbert con Clare Quilty. spossato, raggiungo il divano, dove continuo a vedere il film. johnny dorelli scopre, purtroppo, che l'assassino è suo figlio. lo perdona, avvinto dal senso di colpa. spengo la tv. nelle tenebre mi dirigo verso il letto. mi fermo davanti alla porta. è chiusa? sì. mi volto. dietro di me non c'è johnny dorelli.

1 commento:

W.B. ha detto...

"Molestano l'oscurità".