sabato 14 aprile 2012

estratti/ 5

se fai del male a un cinese ma non lo fai apposta, il cinese non dice niente e va avanti per la sua strada. questa è la grandezza dei cinesi. (devo ringraziare WB per avermi fatto notare questa cosa fondamentale)

il fiume, come il sangue, vuole scorrere.

ogni assassino, anche il più scalcinato, riceve, fin dal primo giorno al fresco, le sue brave lettere d'amore di donne sconosciute che si votano a lui incondizionatamente. la mia questione ontologica trova risposte tanto inaspettate quanto granitiche.

il "fondo" delle canzoni dei beatles. ticket to ride ha un fondo incredibile.

in che modo posso amare di più mio fratello?
mandando un sms del valore di un euro al bambino africano?

cosa può salvare il genere umano?
i cartoni animati.
il cinema di animazione in 3D è, a far tempo da toy story, la forma d'arte più elevata della cultura occidentale. con l'eccezione dei simpson, che, a mio parere, continuano a rappresentare la vetta.
toy story (I, II, III) è tuttavia una delle sottovette di questa sottoproduzione, produzione di secondo livello, cinema che campiona, che rimastica.
l'era glaciale (I, II, III) è mal disegnato, mal scritto e soprattutto non fa ridere. lo odio al massimo. lo odio quasi come i film con terence hill.
vado avanti.
cars è noioso e il protagonista è pure antipatico, non si salva.
monsters & co (incredibile la traduzione italiana, che ha americanizzato l'originale) è un capolavoro.
gli incredibili è patetico ma a tratti fa ridere. pessimo, come sempre, il doppiaggio di laura morante (quando doppia non le si vedono le tette: non si capisce perchè dobbiamo sentirne la voce)
shrek è un capolavoro. il 2 è molto divertente. il 3 è una mezza schifezza. il 4 è buono.
kung fu panda è un capolavoro. il 2 no.
madagascar uno e due sono così così.
ratatouille è un capolavoro
piovono polpette è divertente
wall-e doveva stare zitto
robots è melanconico
alla ricerca di nemo è bello. tralascio gli altri.

ci sono cose, e persone, che fanno ridere, e altre no.
ubriaco d'amore è un capolavoro.
il geometra mereghetti o chi per lui alza il soparacciglio perchè non si capisce come lei si innamori di lui. se le avesse portato fiori e cioccolatini avremmo avuto pretty woman, film tra i più brutti di sempre e con attori cani, per soprammercato. conforta la stupidità del critico. non si tratta di un giallo, monsieur. le vite degli altri è brutto per lo stesso motivo. ubriaco d'amore è invece bello proprio per questo. al cinema ci sono le storie d'amore. e ci sono perchè il film dura 90 minuti.
pare che mereghetti sia sposato con una mia compagna di classe del liceo. pare che abbiano due figli. la rete, sul punto, è nebulosa, reticente. la moglie del mereghetti è la prima ragazza di cui mi sono innamorato. avevo 15 anni. eravamo a una festa e mi capitò questa cosa, in un secondo. ero sul balcone della casa del mio amico D. e dissi a M. mi piace quella lì. lui disse anche a me. dopo poco tempo lui trovò una quattordicenne che gliela dava alla grande e gli faceva anche i pompini in tutti i luoghi possibili. una volta ci raccontò che era venuto otto volte in una sera. poi ho ascoltato anche di numeri superiori, da altri. la mia innamorata non mi corrispose mai. ebbe invece una storia tormentata col mio migliore amico, che un giorno mi telefonò e mi disse ti devo delle scuse. siamo amici ancora oggi.

puoi anche spegnere il telefono, ma non basta. perchè c'è sempre qualcuno che suona il clacson sotto le tue finestre, esattamente nel momento più emozionante. c'è una moto che passa, con la marmitta modificata. un camion. un cane che abbaia.
ma il silenzio esiste. io l'ho sentito, l'ho visto. in cima a un alpeggio, in svizzera, sopra il lago di brienz. il silenzio. non fui capace di affrontarlo, di farmi sopraffare da esso. scappai, come al solito.

ti metti lì con la chitarra ed esegui la tua versione della famosa canzone e la metti su youtube. e dopo un po' trovi i commenti di gente che ti dice bravo, bravissimo. qualsiasi cosa tu faccia, in qualsiasi modo tu la faccia, ci sarà qualcuno che ti farà dei complimenti sinceri. questo fatto in un primo momento mi ha rattristato, poi no.
non è tutto ugualmente importante. e non è tutto uguale.

tanti anni fa chattavo. era una malattia, una dipendenza. non uscivo più di casa e se per caso uscivo a una certa ora dovevo tornare a casa a farmi di internet e icq.
una sera incappai in una sconosciuta. mi parlò del grande, profondo messaggio contenuto nelle canzoni di max pezzali. era seria.
conobbi una pittrice. mai visti quadri più inquietanti in vita mia. donna estremamente stupida.
conobbi un'altra pittrice. donna molto intelligente.
conobbi, ma non incontrai mai, la vice-capo editore di una nota casa. il suo idolo era alessandro baricco.
dopo pochi giorni mi innamorai di una donna. ci scrivemmo per mesi. accettò di incontrarmi. fu la peggiore serata della mia vita. altre volte andò meglio. altre volte non molto. trovai sesso, amore, amicizia e anche niente di niente. e anche tutto il possibile. un po' come guardare nei cestini della spazzatura. magari ci rimedi il pranzo. magari un pezzo di merda.

io non ci credo che è tutto uguale.
il bello esiste, ma non tutti lo vedono.
alla fine, non sono poi tanti quelli che commettono azioni malvagie. la maggior parte delle persone si comporta bene. anzi, tende a comportarsi bene. la cosa meravigliosa è questa, degli esseri umani. la tensione verso il bene.
no in realtà le persone vivono nella morale grigia. non fanno nè bene nè male. non fanno niente. non migliorano. non crescono. comprano. viaggiano comprando. comprano viaggiando. si spostano come automi da un luogo all'altro senza motivo. come formiche, ma senza costrutto. le persone hanno smesso di cercare di dare un senso all'esistenza. comprano libri che spiegano perchè sono depressi. è come se tutti mangiassero solo budini al gusto di merda e poi comprassero libri per capire come mai esiste al mondo il problema dell'alito cattivo, con l'aggravante che leggere il libro sull'alito fa aumentare l'alito cattivo.

si baceranno sotto casa di lei. lui aspetterà che lei entri in casa e che si chiuda il portone dietro le sue spalle. passeggeranno sul lungomare e si diranno ti amo. aspetteranno l'alba sulla spiaggia. limoneranno al cinema. faranno l'amore sul letto matrimoniale dei genitori. si sposeranno. avranno dei figli. e poi cominceranno a odiarsi, a non sopportarsi più.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Due vie: una che si schiarisce ma necessita di ricerca e perseveranza, una che si perde nel niente della passività.

Pensare che il massimo dello sforzo consista nel mettere a fuoco qualche altalena tra queste vie, sarebbe come fermarsi a chiedere a se stessi se Pim non apprezzi gli auguri pasquali o sia ossequioso al silenzio quando qualcuno glieli fa.

C'è sempre una scelta da fare in seguito, e ha a che fare inevitabilmente con una delle due vie.

Fino a quando non diventa chiaro il conflitto radicale, quella battaglia totale che inizia sì nel silenzio (quello del lago di brienz o di qualunque luogo o situazione lo metta in evidenza), e da cui si può sfuggire solo finché altri non ne chiedano il conto.

Paolo

Anonimo ha detto...

quello che tu dici della letteratura moderna lo dicevano anche i greci quando leggevano l'eneide ("pallida imitazione dell'odissea") ed i persiani quando leggevano l'iliade e l'odissea ("pallida imitazione della saga di Gilgamesh"). Qualcuno ha detto che la letteratura non è altro che riscrivere i libri scritti in passato perché, alla fin fine, tutti i libri parlano dell'uomo e gli uomini si somigliano tremendamente tutti. Ma negli uomini come nei libri conta quello che li distingue gli uni dagli altri.

PS Qualcun altro ha effettuato un complesso studio matematico della musica occidentale ed ha concluso che già dopo Mozart tutte le musiche possibili e concepibili erano state scritte...

pim ha detto...

tutto è già stato scritto, in qualche tempo e in qualche luogo.
il punto - di vista - è un altro: il nostro.
lo diceva anche giovenale, dopo i greci. dopo di che, era già diventato uno stanco birignao e nessuno, per pudore, tranne qualche coraggioso parruccone, ha osato riproporre l'argomento.

personalmente trovo mozart insopportabile. ma dopo di lui c'è stato comunque qualcosa.

il canone occidentale è costituito, oggi, dalle serie tv. non c'è nient'altro. sono fatte bene, scritte bene, ben recitate, ben dirette.

le bellissime e densissime serie tv sono il canone occidentale. a questo punto ti rimando al mio ultimo post, che adesso scrivo.
a tra poco.