sabato 25 settembre 2010

25 settembre 1967

I

benvenuto
sei appena nato e già piangi. ti capisco.
beh, sappi che questa sensazione ti accompagnerà per tutta la vita.
vuoi sapere cos'è la vita? te lo dico.
i tuoi genitori non ti comprenderanno mai.
all'asilo un bambino ti ruberà una cosa cui tieni molto. il primo furto della tua vita. non te lo dimenticherai mai.
a scuola imparerai lo scherno, la cattiveria senza senso. le prime ingiustizie.
imparerai le differenze, e questo ti renderà infelice.
presto proverai il primo batticuore. il primo no, grazie.
prima o poi arriverà un sì, e sarà molto, molto peggio.
quando andrai a lavorare imparerai che il tuo lavoro non ha alcun senso. inoltre, sempre, troverai chi vorrà farsi bello a scapito tuo.
il tuo migliore amico smetterà di parlarti.
te ne farai degli altri. uno di questi si scoperà la tua fidanzata.
proverai il dolore fisico, a partire dai primi giorni, e per tutta la tua vita. non ti abbandonerà mai.
se sei sfortunato, proverai dolore di tipo diverso. te lo infliggeranno, e tu lo infliggerai a loro.
ti illuderanno, e calpesteranno le tue speranze.
e quando comincerai a capire qualcosa, sarà sempre troppo tardi.
qualcuno piangerà per te, e tu, colpevolmente, non capirai perché.
cercheranno di renderti schiavo. ogni sforzo che farai per cercare di essere libero non avrà effetto.
ogni tua relazione sarà un rapporto di forza. e tu ne sarai responsabile, al pari degli altri.
la cultura si allontanerà da te tanto quanto più tu cercherai di avvicinarti a essa.
e dietro di te lascerai comunque rimpianto e rammarico, fedeli compagni.
ti piace tutto questo?
non mi credi, vero? e anche se mi credessi, non rinunceresti certo alla possibilità di provarci.
allora, via.


II

c'è il fiele dentro il bacio
il veleno nei ravioli

uomini giudicano uomini
maschere tragiche
in templi dell'indifferenza

non esiste la cura
esiste il dolore

il grido che si perde nel vuoto
la mano incompresa

la mattina la nausea
la sera lo stomaco pieno
eppure non c'entra

l'amore è orrore
la violenza è la strada

il buio, alla fine, cancella ogni luce

buon compleanno

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un blog pieno dei riflessi di molte esperienze tristi, vi passo ogni tanto mentre cerco novità rielaborative su quello di mastro doppiovubi, non riuscendo mai a trovare la chiave di accesso a un contributo. Tuttavia, questa volta scrivo all'autore un augurio speciale per il suo compleanno, che non è degno di 0 commenti, pur egli desiderando partire dall'anno 0 della sua nascita, quasi volesse tabula rasa. E lo incoraggio guardando al bambino innocente, di certo non morto dentro al suo cuore, e all'adulto che desidera cercare oltre le malizie subite, nella sua mente. Pensi l'autore alla bellezza degli abbracci ricevuti quando ancora non parlava, degli sguardi silenziosi che hanno accompagnato le sue mattine di fatica a scuola, delle sere d'estate irradiate dall'ultimo sole e del calore del focolare d'inverno mentre il mondo si copre di brina. Ricordi il coraggio che ha scoperto di saper infondere senza merito alcuno davanti al dolore altrui, l'intelligenza che l'ha condotto a realizzare la professione, le mille possibilità di condurre a termine con attenzione umana conflitti difficili che ha avuto e che avrà. Creda ancora nella "semina", ma di tutto il suo patrimonio di qualità belle, avendo per primo amore di se stesso. Abbia il coraggio di ricomporre dentro di sé la felicità del povero per l'essenziale che mai perderà, e l'animo insaziabile del ricco che si avvede del bene che possiede nel momento in cui lo distribuisce. Creda nella cultura come patrimonio in crescita cui anch'egli può contribuire, costruendo relazioni votate a trovare il senso comune dell'arricchimento delle idee. Si fidi di se stesso e dei sentieri difficili intravisti quando sogna, diventi punto di affidamento sicuro e strada maestra quando qualcuno vede nero. Si sforzi di vedere sempre il bene dell'altro, anche quando coperto da rancori, invidie e turpitudine di decenni, e riconosca sempre la bellezza di essere stato parimenti trattato ad ogni minimo abbozzo di reazione. Solo a quel bene parli, senza aspettative, avendo prudenza e distacco del resto. Soprattutto non disperi di fronte alle ombre e alle giuste necessità tradite, pensi a quei bei motti celebrativi sulle meridiane, a proposito del tempo che descrivono stando semplicemente al loro posto: "lucem demonstrat umbra". Anche le ombre servono, se si ha la pazienza di mettersi in piena luce. Con stima, buon compleanno.
Paolo

Anonimo ha detto...

E' un blog pieno dei riflessi di molte esperienze tristi, vi passo ogni tanto mentre cerco novità rielaborative su quello di mastro doppiovubi, non riuscendo mai a trovare la chiave di accesso a un contributo. Tuttavia, questa volta scrivo all'autore un augurio speciale per il suo compleanno, che non è degno di 0 commenti, pur egli desiderando partire dall'anno 0 della sua nascita, quasi volesse tabula rasa. E lo incoraggio guardando al bambino innocente, di certo non morto dentro al suo cuore, e all'adulto che desidera cercare oltre le malizie subite, nella sua mente. Pensi l'autore alla bellezza degli abbracci ricevuti quando ancora non parlava, degli sguardi silenziosi che hanno accompagnato le sue mattine di fatica a scuola, delle sere d'estate irradiate dall'ultimo sole e del calore del focolare d'inverno mentre il mondo si copre di brina. Ricordi il coraggio che ha scoperto di saper infondere senza merito alcuno davanti al dolore altrui, l'intelligenza che l'ha condotto a realizzare la professione, le mille possibilità di condurre a termine con attenzione umana conflitti difficili che ha avuto e che avrà. Creda ancora nella "semina", ma di tutto il suo patrimonio di qualità belle, avendo per primo amore di se stesso. Abbia il coraggio di ricomporre dentro di sé la felicità del povero per l'essenziale che mai perderà, e l'animo insaziabile del ricco che si avvede del bene che possiede nel momento in cui lo distribuisce. Creda nella cultura come patrimonio in crescita cui anch'egli può contribuire, costruendo relazioni votate a trovare il senso comune dell'arricchimento delle idee. Si fidi di se stesso e dei sentieri difficili intravisti quando sogna, diventi punto di affidamento sicuro e strada maestra quando qualcuno vede nero. Si sforzi di vedere sempre il bene dell'altro, anche quando coperto da rancori, invidie e turpitudine di decenni, e riconosca sempre la bellezza di essere stato parimenti trattato ad ogni minimo abbozzo di reazione. Solo a quel bene parli, senza aspettative, avendo prudenza e distacco del resto. Soprattutto non disperi di fronte alle ombre e alle giuste necessità tradite, pensi a quei bei motti celebrativi sulle meridiane, a proposito del tempo che descrivono stando semplicemente al loro posto: "lucem demonstrat umbra". Anche le ombre servono, se si ha la pazienza di mettersi in piena luce. Con stima, buon compleanno.
Paolo

Anonimo ha detto...

E' un blog pieno dei riflessi di molte esperienze tristi, vi passo ogni tanto mentre cerco novità rielaborative su quello di mastro doppiovubi, non riuscendo mai a trovare la chiave di accesso a un contributo. Tuttavia, questa volta scrivo all'autore un augurio speciale per il suo compleanno, che non è degno di 0 commenti, pur egli desiderando partire dall'anno 0 della sua nascita, quasi volesse tabula rasa. E lo incoraggio guardando al bambino innocente, di certo non morto dentro al suo cuore, e all'adulto che desidera cercare oltre le malizie subite, nella sua mente. Pensi l'autore alla bellezza degli abbracci ricevuti quando ancora non parlava, degli sguardi silenziosi che hanno accompagnato le sue mattine di fatica a scuola, delle sere d'estate irradiate dall'ultimo sole e del calore del focolare d'inverno mentre il mondo si copre di brina. Ricordi il coraggio che ha scoperto di saper infondere senza merito alcuno davanti al dolore altrui, l'intelligenza che l'ha condotto a realizzare la professione, le mille possibilità di condurre a termine con attenzione umana conflitti difficili che ha avuto e che avrà. Creda ancora nella "semina", ma di tutto il suo patrimonio di qualità belle, avendo per primo amore di se stesso. Abbia il coraggio di ricomporre dentro di sé la felicità del povero per l'essenziale che mai perderà, e l'animo insaziabile del ricco che si avvede del bene che possiede nel momento in cui lo distribuisce. Creda nella cultura come patrimonio in crescita cui anch'egli può contribuire, costruendo relazioni votate a trovare il senso comune dell'arricchimento delle idee. Si fidi di se stesso e dei sentieri difficili intravisti quando sogna, diventi punto di affidamento sicuro e strada maestra quando qualcuno vede nero. Si sforzi di vedere sempre il bene dell'altro, anche quando coperto da rancori, invidie e turpitudine di decenni, e riconosca sempre la bellezza di essere stato parimenti trattato ad ogni minimo abbozzo di reazione. Solo a quel bene parli, senza aspettative, avendo prudenza e distacco del resto. Soprattutto non disperi di fronte alle ombre e alle giuste necessità tradite, pensi a quei bei motti celebrativi sulle meridiane, a proposito del tempo che descrivono stando semplicemente al loro posto: "lucem demonstrat umbra". Anche le ombre servono, se si ha la pazienza di mettersi in piena luce. Con stima, buon compleanno.
Paolo

Anonimo ha detto...

Mi scuso con il titolare del blog, non so perché ma risultano salvati tre commenti. Naturalmente ne basta uno!
P.

pim ha detto...

grazie, Paolo.

Anonimo ha detto...

di link in link, sono arrivata per caso tra gli articoli di questo blog. Su questo pezzo voglio esprimere i miei complimenti all'autore