le donne, almeno qui da noi, dicono tutte, dico tutte, la stessa cosa: gli uomini non si assumono le loro responsabilità
dicono questa cosa perché sentono che manca (a esse donne) qualcosa.
in realtà le donne sono esseri perfetti e non lo sanno.
(nota: le postfemministe sbagliano quando dicono che il movimento avrebbe dovuto insegnare alle donne ad essere amiche tra loro, quando parlano di grande occasione mancata e così via. per le donne essere amiche è ontologicamente impossibile, come vedremo in appresso. per gli uomini è molto difficile, perché il senso della vita, che si ostinano a cercare per tutta la vita, lo riescono a lambire solo quando sono da soli, nel buio della loro stanzetta, o almeno così pensano, e si sbagliano)
da piccoli ci hanno cresciuti con il senso della responsabilità
ci hanno insegnato ad essere uomini a scuola, in famiglia, e ovunque siamo stati.
ci insegnano ad ammirare i miti dell'antropologia maschile: ettore, ulisse, i grandi condottieri, i grandi statisti, i grandi guerrieri.
i libri di scuola li hanno scritti i maschi, ma la società, che è governata (se si preferisce tessuta, tenuta insieme, costituita, regolamentata, ordita e ordinata) dal femminile e non dal maschile, ha preteso (badate che è vero, ci ho pensato, non l'ho scritto a casaccio) che di ulisse non si comprendesse il significato mitico, cioè la profondità, la ricerca, la curiosità, il senso del limite, ma il fatto che tornasse a casa dalla moglie, la quale, naturalmente, nel frattempo, lo aspettava in trepida e fedele attesa.
la società gestita dal femminile ha insegnato agli uomini cose sbagliate: ovvero che essere uomini significhi cercare, ma per portare a casa, cercare il verme e portarlo al nido, dove bocche affamate attendono; costruire, per conservare; approfondire, per tramandare.
per altro verso, ha ragione la signora bernardini de pace, ha ragione chicca olivetti: prendiamoci tutto, prendiamoci tutto il cucuzzaro.
uomo è soprattutto colui che si assume le responsabilità
dei suoi gesti, delle sue azioni, delle sue parole
alle donne tutto questo non è mai stato richiesto, né dalla storia né dalla società
alle bambine è stato chiesto di essere buone mogli e brave madri
quando ci sposiamo, le donne ci fanno fare dei figli e poi ci dicono che dobbiamo assumerci le responsabilità
ce lo dicono per tenerci legati, così non ce ne andremo più
se facciamo per andarcene, molte cercano di farci fare dei figli
se abbiamo fatto dei figli, cercano di farcene fare altri. se anche questo tentativo fallisce, attaccano con la questione delle responsabilità
alle donne non interessano gli uomini
alle donne non interessa la vita. non interessa perché la vita è parte integrante della loro splendida ontologia. per noi è oscura, inaccessibile, per loro naturale come la pipì. non c'è bisogno di indagare. nessun uomo passa la vita a indagare i significati ultimi della minzione.
l'uomo eiacula. pochi secondi e si rimette i calzoni. la donna coltiva dentro di sè un essere umano, e lo mette letteralmente al mondo.
le donne sono esseri meravigliosi e perfetti, sono esseri superiori, e lo dico con la massima serietà e convinzione
alcune donne si suicidano. sono uomini in corpi di donna.
alla maggior parte delle donne non interessa molto indagare e capire, ed è giusto che sia così. le donne non sono fatte per cercare, ma per conservare.
gli uomini fanno la guerra, combattono, esplorano, costruiscono, distruggono, fanno. le donne conservano, mantengono, perpetuano, tramandano.
se le società fossero costituite da uomini, non esisterebbero se non per il tempo destinato a estinguersi.
a molte donne interessa sposarsi per poter pronunciare la parola marito davanti ad altre donne
per costoro marito è colui al quale è stata concessa una eiaculazione dentro la loro vagina, e successivamente e conseguentemente questi potrà, dovrà andare a parlare con l'amministratore del condominio, quando ci sarà un problema, dovrà fare la voce grossa e la faccia dura quando gli sarà richiesto, dovrà fare il bravo quando gli sarà richiesto. perché se non lo fa, gli sarà detto che non vuole assumersi le sue responsabilità, e lui si sentirà uno sfigato, un fallito, un perdente, un esempio pessimo per i figli, sentirà di aver perso la stima della donna che ama, sentirà di non aver incarnato l'idea di uomo che aveva di lui il padre, sentirà il mondo crollargli addosso, sentirà sfuggirgli il senso delle cose, temerà di perdere tutto quello che ha con fatica sino ad allora costruito, e obbedirà, contento di essersi assunto, ancora una volta, quello che il mondo (la sua donna) gli chiede di assumersi.
a molte donne interessa fare dei figli ma non si chiedono il perché, come è giusto che sia.
a molte donne che fanno figli non interessa capire chi sono i figli che hanno messo al mondo in quanto quello che dovevano fare era metterli al mondo e niente altro
il che è perfetto, e io lo capisco e lo ammiro e lo vedo e non ci trovo assolutamente nulla di male, di sbagliato o di immorale.
per la maggior parte degli esseri umani, vorrei dire tutti ma non può essere così per un fatto statistico, le mamme sono delle perfette estranee
la mamma darebbe la vita per la vita di suo figlio
la mamma sta male quando un figlio ha la febbre, si preoccupa, soffre, farebbe, e fa, qualsiasi cosa per farlo stare bene
ma per il figlio la mamma resta una completa estranea
nessuno ha realmente confidenza con la mamma, quella confidenza che, per esempio, riesce ad avere con un amico, o con un padre, se è fortunato.
la mamma ti dona la vita e te la dona ogni giorno della sua vita, ma sarà sempre una estranea.
la mamma è una donna che non conosci, che non ti conosce, che non conoscerai, che non ti conoscerà, e che ti ha messo al mondo.
cosa interessa dunque alle donne?
alla maggior parte delle donne interessano le altre donne, di nuovo per un fatto squisitamente ontologico.
anche se hanno trovato il loro lupo relativamente alfa, le donne vivono nell'ansia di perderlo, ovvero nella tensione di poterne trovare uno ancora più alfa
questa paura e questa tensione sono costantemente minacciate da tutte le altre donne, che vivono nello stesso identico stato perenne.
quando perdono per qualsiasi motivo il loro lupo alfa, ne trovano un altro, oppure fanno in modo che l'ex loro uomo continui ad assumersi le sue responsabilità.
(un domani vorrei che qualcuno mi spiegasse il principio di diritto per il quale il coniuge - maschio o femmina che sia - ha diritto a pretendere dopo la separazione o il divorzio un trattamento economico pari a quello precedente la separazione o il divorzio. il principio non esiste. nessuno lo dice, ma non esiste, e non può infatti esistere un principio giuridico del genere, a ben vedere. nondimeno, così stanno le cose)
le donne sono state costruite per perpetuare la specie e preservarla
se interessasse loro la filosofia, saremmo tutti morti
pertanto, correttamente, preferiscono un uomo con un grande conto in banca ad un uomo di grande cultura.
non ci possono fare niente. non è colpa loro, sono fatte così, ed è sacrosanto che sia così.
dobbiamo ringraziare le donne per questo, non disprezzarle.
non dobbiamo lamentarci del fatto che non sappiano giocare coi nostri figli, primo perché con loro giochiamo già noi, e ai piccoli basta, secondo perché mentre noi giochiamo loro sistemano i conti di casa e mandano avanti la baracca.
non dobbiamo lamentarci se dopo il matrimonio o dopo la maternità scopriamo che sono meno romantiche e più ciniche di quanto pensassimo, oppure se ci coccolano di meno.
il problema non sono loro, siamo noi.
siamo noi che non sborriamo abbastanza come e dove dovremmo.
la natura non è scritta nei libri.
la natura dice che se una donna ha le mestruazioni può avere rapporti sessuali, quindi è giusto che li abbia, non sbagliato.
così come sarebbe giusto che qualsiasi gravidanza, in un mondo perfetto, fosse portata avanti, ma questo è un altro discorso.
fisiologicamente parlando, la natura dice che una donna è fertile più o meno una settimana ogni 28 giorni. se il suo ovulo incontra uno spermatozoo e viene fecondato, la donna è incinta e così per natura resterà per i successivi nove mesi.
l'uomo è fertile tutti i giorni, tutto il giorno.
la natura dice che l'uomo potrebbe fecondare diverse donne ogni giorno, quindi sarebbe giusto che lo facesse, non sbagliato.
ma noi non lo facciamo, preferiamo assumerci le nostre responsabilità
a questo punto, ecco i miei appunti per una rinfondazione dell'etologia umana:
non voglio assumermi alcuna responsabilità
non voglio essere un uomo
voglio sborrare
appunti per il prossimo post:
l'individuo non esiste
esistono gli esseri umani, non l'individuo.
ecco perché non ha senso intercettare le telefonate o le conversazioni qualsivoglia. ciò che dico non ha alcun senso, perché il senso di quello che dico, anche se ce lo dovesse avere per me che lo dico, e potrebbe non averlo per una infinità di motivi, non ce l'ha perché lo dico a quella persona, in quel contesto, in quel momento. e quindi, se ce l'ha, ce l'ha solo limitatamente a quel contesto. cioè appunto, in ultima analisi, non ha alcun senso.
domenica 22 agosto 2010
l'appassionante questione ontologica colpisce ancora
scoreggiato da pim alle ore 03:52
Etichette: questione ontologgica
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4 commenti:
Il femminino è e sarà sempre il Ritorno. E' il trionfo della simmetria (realtà matematica che sto approfonditamente studiando e se possibile estendendo), è il Razionale. Il maschile è e sempre intimamente sarà irrazionale, ben ha rappresentato Trier nel suo Antichrist. Il problema non è la responsabilità, quanto la sua sterile e banale rappresentazione sociale, soprattutto identificandola con la sua antitesi ontologica, ovvero la componente maschile... Il maschile ha la sua UNICA ragion d'essere nella guerra, nalla rottura delle leggi e delle quotidiane 'normalità' che precluderebbero ogni evoluzione negando il cambiamento. E' la Fine, caro pim... è la Fine... Hanno eliminato la semplice possibilità di concepirlo un mondo che si muova sull'onda del disequilibrio. E' diventato un tabù.
la morale è sempre quella: si scopa troppo poco. ;)
"Le donne non le amo. L'amore bisogna reinventarlo, si sa. Sanno soltanto desiderare una posizione sicura. Conquistatasi la posizione, cuore e bellezza vengono messi da parte: non resta che un freddo disprezzo, l'alimento del matrimonio, oggi.
Oppure incontro donne dall'aspetto felice, di cui avrei potuto, io, fare buone compagne, divorate improvvisamente da bruti sensibili come le fiamme di un rogo...( A. Rimbaud, da "Une saison en Enfer")
gibboso e irregolare.
è giusto, proprio come dici tu: il chip della donna è quello da 2 milioni di anni: fare figli che aiutino l'uomo a cacciare e procurare il cibo. Le figlie, invece, date in sposa al miglior cacciatore per poter fare altri figli. Il circuito stampato dell'uomo è quello, ma la responsabilità sta nello sviluppare l'educazione del figlio per insegnargli a vivere nel mondo, a cacciare, a scopare. Quando la donna vede che l'uomo se ne va e non insegna nulla (lei, che non è capace) accusa l'uomo di non prendersi le sue responsabilità. Lo scopare in giro non ha mai dato grandi problemi, lo fanno tutti e probabilmente lo facevano anche due milioni di anni fa i cavernicoli. E' l'educazione della famiglia, che quando manca, diventa necessaria.
L'uomo è l'unico che può fornirla, perchè la donna non capisce un cazzo e va in paranoia perchè sa di non capire un cazzo e di non poter insegnare nulla ai figli.
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